La provvidenza rossa

Un’orgia di parole, di nomi, di personaggi che forse si riesce a tenere sotto attenzione grazie al lessico finale che l’autore ha giustamente e meritoriamente messo in fondo al testo. Il Partito sembra una piovra che ha ramificazioni ovunque arrivino i suoi tentacoli. Interessanti comunque sono le e indagini parallele, del partito e della Polizia , per le quali sono messe in campo tutte le risorse immaginabili. Ma per risolvere un giallo a volte oltre all’intuito ci vuole anche un po’ di fortuna! Certo la polizia ne esce un po’ male !!! Tutta la vicenda pero è narrata con grande ironia e con un gusto piacevole.

C'è il giallo: una fioraia, comunista, uccisa davanti al suo chiosco nei pressi del cimitero monumentale di Milano alla fine degli anni '70. Parte da questo episodio una doppia indagine: quella ufficiale della polizia e quella parallela portata avanti dal Partito. Questa seconda indagine si rivelerà essere sempre un passo avanti rispetto alla prima grazie al radicamento in città, alla straordinaria macchina organizzativa del PCI e alla dedizione dei militanti nei confronti del loro partito. Ma c'è anche altro. Questo romanzo spiega, meglio e più efficacemente di tanti saggi sul tema, cosa sia stato effettivamente il PCI in Italia e quale sia stata la sua particolarità. Il segreto della sua forza che travalica, per un lungo periodo, i suoi stessi gruppi dirigenti e le ombre inquietanti che si porta dietro vengono spiegate al lettore in un susseguirsi di colpi di scena e scoperte sconcertanti. E c'è l'Italia di quegli anni, nelle sue difficili vicende politiche e nei cambiamenti che si preannunciano.

vivace con humor: il PCI milanese in una città grigia e sorprendentemente piccola