Sembra ieri

Un dolce e caldo viaggio nella vita dello scrittore, tra nostalgia e umorismo. Mai troppo invadente, ma che riesce a calarci a pieno in quella tipica atmosfera familiare napoletana dei primi anni del novecento. L'accattivante pregio del nostro narratore qua calza a pennello, rendendo, come sempre, ancora più piacevole la lettura: Luciano sembra parli, commenti, rida, mimi ogni parola, che non leggiamo più, bensì ascoltiamo. Ogni persona qui descritta diventa una vera e propria macchia, che comincia con una sua foto, un nomignolo lì affiancato, e prosegue nel suo più variopinto - e ciononostante classico - ritratto. La conclusione del libro è sorprendente! Un salto in un particolarissimo futuro... quando un "click" spegnerà la luce su questa vita terrena. Ma ciò che verrà dopo non sarà affatto triste.

Un ritratto nostalgico della vita di Luciano De Crescenzo. Un libro che mi ha fatto cadere nella malinconia subito dopo averlo letto. Bello il formato con copertina rigida. All'inizio di ogni capitolo c'è una vecchia fotografia presa dall'album dell'ingegnere informatico votato alla filosofia. Uno di quei pochi scritti in cui l'autore non tratta né di filosofia né di mitologia greca.