L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Per una comprensione del fenomeno D'Annunzio molto più precisi e utili testi di Serra (biografia) e di Pupo (Fiume). Le imprecisioni, relative all'entità italofona della città di Fiume e della Dalmazia, pregiudicano l'obiettività storica del testo. Poi chi non tramava in quegli anni di crisi della democrazia liberale? Anche il movimento eversivo del duca D'Aosta contro il cugino re, al quale D'Annunzio avrebbe aderito, mi sembra velleitario che reale. Sarebbe stato peggio di quello che poi realmente avvenne?
Villari nel suo libro presenta dei documenti che avvalorano il fatto che quella di Fiume non fu una impresa solo patriottica, ma anche rivoluzionaria, e nello stile risorgimentale dei primi insorti che erano appunto militari (si pensi a Morelli e Silvati), lo scopo, lo aveva già chiarito Host Venturi nel suo libro, era quello di creare un governo rappresentativo della nazione, passando per una transizione gestita dai militari che avevano combattuto per la Patria. Un governo cioè che si sostituisse a quello di una oligarchia che aveva promesso terre, mari e monti, abbandonando poi miseramente i reduci all'indifferenza, al livore e alla violenza dei socialisti che erano stati neutralisti, oltre che al rancore dei fascisti, e che avesse come punto di riferimento colui che era chiamato non a caso il "Duca invitto" perché non aveva mai perso una battaglia durante la Grande Guerra. Ci sono delle affermazioni infamanti fatte durante la presentazione del libro di Villari "La luna di Fiume", come il fatto che d'Annunzio si mise in tasca soldi destinati ai legionari poveri, quando invece svuotò le sue per aiutarli, che i legionari mirassero agli assassinii politici, che i legionari fossero più a destra e più fanatici degli stessi fascisti, che Gramsci dicesse che i legionari erano quelli che non pagavano i biglietti dei treni (forse lo confonde con Matteotti nei confronti dei fascisti), Gramsci nel 20 fu a Fiume e ci restano ancora le sue parole di sostegno a d'Annunzio che parlano ancora molto limpidamente. Evidentemente De Ambris non rientra nell'orizzonte storico di Villari che non lo menziona in alcun modo..continua con i luoghi comuni della sessualità sfrenata, della popolazione che non ne poteva più, addirittura caricandoli della violenza sulle donne. Purtroppo i documenti originali sul Natale di sangue non gli interessano molto e la reazione della stampa estera, persino inglese, che smentisce seccamente queste falsità. E' davvero pietoso che uno storico dl tal fama, dopo avere scritto tanti libri e alcuni anche di grande rilevanza storica, si abbassi a fare propagandismo di tal bassa lega, solo in funzione preventiva antisovranista, adottando i peggiori luoghi comuni che furono allora propri della monarchia e di Caviglia, il quale non esitò a bombardare anche l'ospedale e a mutilare donne nelle loro case con i loro bimbi. Villari evidentemente punta il dito contro la luna e spera che la gente lo guardi, purtroppo per lui che viene da una tradizione che pur avendo adottato il marxismo si è aperta notevolmente alle istanze illuministe, la luna resta sempre più luminosa del suo dito. Una cosa vera però la dice affermando che il suo "è un romanzo che dice la verità". Un romanzo che dice la verità è un ossimoro, questo almeno è certo. Villari nel suo libro presenta dei documenti che avvalorano il fatto che quella di Fiume non fu una impresa solo patriottica, ma anche rivoluzionaria, e nello stile risorgimentale dei primi insorti che erano appunto militari (si pensi a Morelli e Silvati), lo scopo, lo aveva già chiarito Host Venturi nel suo libro, era quello di creare un governo rappresentativo della nazione, passando per una transizione gestita dai militari che avevano combattuto per la Patria. Un governo cioè che si sostituisse a quello di una oligarchia che aveva promesso terre, mari e monti, abbandonando poi miseramente i reduci all'indifferenza, al livore e alla violenza dei socialisti che erano stati neutralisti, oltre che al rancore dei fascisti, e che avesse come punto di riferimento colui che era chiamato non a caso il "Duca invitto" perché non aveva mai perso una battaglia durante la Grande Guerra. Ci sono delle affermazioni infamanti fatte durante la presentazione del libro di Villari "La luna di Fiume", come il fatto che d'Annunzio si mise in tasca soldi destinati ai legionari poveri, quando invece svuotò le sue per aiutarli, che i legionari mirassero agli assassinii politici, che i legionari fossero più a destra e più fanatici degli stessi fascisti, che Gramsci dicesse che i legionari erano quelli che non pagavano i biglietti dei treni (forse lo confonde con Matteotti nei confronti dei fascisti), Gramsci nel 20 fu a Fiume e ci restano ancora le sue parole di sostegno a d'Annunzio che parlano ancora molto limpidamente. Evidentemente De Ambris non rientra nell'orizzonte storico di Villari che non lo menziona in alcun modo..continua con i luoghi comuni della sessualità sfrenata, della popolazione che non ne poteva più, addirittura caricandoli della violenza sulle donne. Purtroppo i documenti originali sul Natale di sangue non gli interessano molto e la reazione della stampa estera, persino inglese, che smentisce seccamente queste falsità. E' davvero pietoso che un personaggio simile, dopo avere scritto tanti libri e alcuni anche di grande rilevanza storica, si abbassi a fare propagandismo di tal bassa lega, solo in funzione preventiva antisovranista, adottando i peggiori luoghi comuni che furono allora propri della monarchia e di Caviglia, il quale non esitò a bombardare anche l'ospedale e a mutilare donne nelle loro case con i loro bimbi. Villari evidentemente punta il dito contro la luna e spera che la gente lo guardi, purtroppo per lui che viene da una tradizione che pur avendo adottato il marxismo si è aperta notevolmente alle istanze illuministe, la luna resta sempre più luminosa del suo dito. Una cosa vera però la dice affermando che il suo "è un romanzo che dice la verità". Un romanzo che dice la verità è un ossimoro, questo almeno è certo.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore