Eureka street

Mi sono avvicinata a questo libro per caso, senza sentirne mai parlare e dopo averlo letto mi sono rammaricata di questo perchè è una bella storia, ambientata in un momento paricolare in un luogo particolare (Belfast-Irlanda) i personaggi sono credibili e lo stile dell'autore è davvero apprezzabilissimo. La città di Belfast, dilaniata dagli scontri interni, fa da sfondo alla vita di un gruppo di amici che tentano di vivere una vità tranquilla e dignitosa, alla ricerca dell'amore e di una posizione nel mondo. E' una storia dove tragico e comico sono mescolati magistralmente dall'autore, che la rende così vera e difficile da dimenticare.

Non un capolavoro come scritto sulla copertina, ma un libro che rimane dentro. L’autore è bravo perché tratta la questione dei conflitti del Nord Irlanda o i drammi personali-esistenziali dei vari personaggi senza retorica. Anzi, in modo originale. A tratti l’umorismo è spiazzante. E non è cosa da poco. Riesce bene a mescolare diversi registri, dal comico al tragico, e anche le vicende sono narrate in modo particolare: accanto ai due personaggi cosiddetti principali, ruotano ed entrano in scena nuove figure, che vanno e vengono, scompaiono e riappaiono e a cui accadono fatti a volte imprevedibili (a volte anche inutili). È come se ci fossero tante storie racchiuse in una più grande. Il vero centro del binomio amore/odio, paradiso/inferno, è la città di Belfast, a cui sono dedicate belle e appassionate descrizioni, con i suoi colori e odori, all’alba o al tramonto, in quel suo modo di trasudare violenza. E da qualsiasi parte si stia o si guardi “l’odio assume(va) maschere diverse ma in fondo e(ra) sempre lo stesso”. Il culmine del libro lo si raggiunge al capitolo 11, intensissimo… mi ha fatto commuovere e venire i brividi…

Non ho trovato nulla di interessante in questo libro. La trama è banale, il conflitto nord irlandese è trattato con superficialità e quasi non tocca i personaggi. I due protagonisti sono poco credibili, oltre che irreali. Gli altri personaggi sono un contorno inutile. La scrittura non è pessima, il libro si legge, ma nulla di più. Per fare qualche esempio: Jake, cattolico ex picchiatore dal cuore tenero abbandonato dalla fidanzata e sfortunato con le donne anche se di bell'aspetto. Legge Erasmo da Rotterdam e litiga costantemente con una radicale nazionalista, Aoirghe . Chuckie, protestante, brutto, basso, pelato e povero diventa improvvisamente ricchissimo grazie a truffe poco verosimili e si innamora ricambiato di una bella americana (lasciamo stare la sua storia). Amici e parenti vari che nel finale scoprono i loro lati nascosti. La madre di Chuckie dopo lo shock per aver visto l'attentato dinamitardo dal vivo, evento tragico del libro, scopre di essere lesbica. Un amico rivela di essere gay. Un altro amico cattolico socialista è in realtà affascinato da donne di mezza età ultraconservatrici. E per finire Jake e la radicale Aoirghe dopo essersi odiati per tutto il libro si innamorano. Ce ne sarebbero altre, come il finanziere inglese che si trasferisce a Belfast perchè essendo più bello degli uomini del luogo può senza fatica conquistare decine e decine di donne. I paragoni che ho letto con Coe o Welsh sono del tutto inadeguati.