Eternal Triangle

“Eternal Triangle è stato un sogno realizzato: mettere insieme due dei miei musicisti preferiti al mondo con me sul palco di AngelicA. Due musicisti che erano in grado di spaziare nelle dimensioni più terrene e naturali e in quelle più rarefatte e cosmiche del suono con naturalezza e a volte senza soluzione di continuità. Attingendo dall'ispirazione ed una esperienza di una vita. Non sapevamo certo che quel live sarebbe stato l’ultimo di Toshinori Kondo fuori dal Giappone, e il suo ultimo concerto con una band. Per questo aprendo i file per lavorare al mix siamo rimasti colpiti dal senso di viaggio verso l’ignoto e dal fatto che fosse proprio la tromba di Kondo-san a guidarci in questo percorso. Una volta o due ogni migliaia di concerti si ha l’impressione di aver toccato “quella cosa”, indicibile, che dà il senso a tutto il resto del tempo, del percorso. Come gli sforzi del mitologico laboratorio degli alchimisti. Questo, che è rimasto il primo ed unico concerto di Eternal Triangle, è stato sicuramente uno di quei rari punti di coronazione.” Massimo Pupillo (23 maggio 2022) L’edizione 2019 di AngelicA presentò, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, due trii d’eccezione, riuniti attorno a due leggende della musica improvvisata: Peter Brötzmann e Toshinori Kondo. Compagni di viaggio fin dagli anni 80 in mille esperienze (tra cui il formidabile Die Like a Dog quartet dedicato ad Albert Ayler), i due si trovavano a Bologna questa volta in due formazioni separate: Brötzmann per la prima italiana del suo trio con il batterista Hamid Drake e con il musicista gnawa Maâlem Moukhtar Gania (documentato dal cd The Catch Of A Ghost, IDA 041); e Kondo, invece, con gli Eternal Triangle – formati con il bassista Massimo Pupillo e il batterista Tony Buck e che rappresentavano una novità assoluta, anche se i partecipanti si erano già sfiorati in alcune occasioni, avendo sia Kondo che Buck già suonato con il bassista: più precisamente, negli Hairy Bones (Brötzmann/Kondo/Pupillo/Nilssen-Love), e nel duo Buck/Pupillo. Musicisti appartenenti a generazioni e percorsi diversi, ma ciascuno dei quali li ha portati fuori dai generi prestabiliti e dai confini del proprio strumento: Tony Buck, da 35 anni il prodigioso batterista delle trame dilatate e avvolgenti del trio The Necks, ma anche a lungo attivo in Giappone con il furibondo avant-rock dei Peril di Otomo Yoshihide e Kato Hideki, e membro dei Kletka Red, del quartetto Transmit con Magda Mayas, del trio Glacial con David Watson e Lee Ranaldo, ecc; Massimo Pupillo co-fondatore nel '97 dei free-hardcore-punk Zu, e poi cotitolare di progetti con Thurston Moore, Jim O'Rourke, FM Einheit, Oren Ambarchi, Stefano Pilia, Gordon Sharp, Katia Labèque ecc; infine il decano Toshinori Kondo (classe 1948), la cui tromba elettrificata dagli anni 70 in poi ha attraversato i più aspri terreni della free improvisation per poi approdare alla fusion, al nu-jazz, al trip hop e all’ambient, in compagnia di musicisti come Mototeru Takagi, Eugene Chadbourne, Henry Kaiser, Derek Bailey, Milford Graves, Tristan Honsinger, Bill Laswell, Dj Krush, Eraldo Bernocchi e moltissimi altri.