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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2010
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Un viaggio contro il gelo che sembra sceso sul mondo, contro l'egoismo e l'aridità, per recuperare la propria umanità perduta.
Un terrorista suicida si fa esplodere in un mercato di Gerusalemme. Una donna muore. Era straniera, viveva da sola in una squallida baracca di un quartiere di religiosi. Nessuno va a reclamare il suo cadavere all'obitorio del Monte Scopus. Eppure Julia Regajev aveva ancora formalmente un lavoro, come addetta alle pulizie in un grande panificio della città. Un giornalista senza scrupoli sfrutta il caso per imbastire uno scandalo e denuncia la «mancanza di umanità» dell'azienda, che non si è nemmeno accorta dell'assenza della dipendente. Tocca al responsabile delle risorse umane, spedito in missione dall'anziano proprietario del panificio, cercare di rimediare al danno d'immagine. Ma il viaggio verso la compassionevole sepoltura della donna si rivela per lui molto piú importante di un'operazione di facciata nei confronti dell'opinione pubblica.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
[Estratto dal Blog] [...]L’impianto narrativo ha un andamento circolare, quest’incipit, infatti, slegato a ciò che è scritto in seguito, lo si comprenderà soltanto al termine del romanzo. Lo scrittore non fa che inserire all’inizio uno dei momenti finali della storia. Protagonista della vicenda è il responsabile delle risorse umane di una grande fabbrica di Gerusalemme. Di lui non ne conosceremo mai il nome, simbolo dei giorni nostri, potrebbe essere ognuno di noi, un uomo qualunque ripiegato su se stesso dagli affanni della vita quotidiana, incapace di vedere oltre il suo naso.Il responsabile, quindi, per volere del proprietario dell’azienda, deve arginare il clamore che potrebbe suscitare un articolo su un giornale locale, che narra la storia di una donna straniera, vittima di un attentato suicida ad un mercato ortofrutticolo di Gerusalemme. Nell’articolo si racconta che l’unica cosa trovata accanto al cadavere è il cedolino di appartenenza a quella grande società e si accusano i dirigenti di essere individui disumani, non in grado neanche di notare la scomparsa di una loro dipendente, che è da giorni, senza nome, all’obitorio di un ospedale.Il responsabile delle risorse umane, quindi, indagherà in azienda per capire chi sia la donna e come mai non ci si sia accorti subito della sua assenza dal lavoro. Ne scoprirà il nome, Julia Regaev, significativamente l’unico personaggio del romanzo di cui sappiamo esattamente nome e cognome, e ne scopriremo la sua vita a mano a mano che lo stesso responsabile farà luce su tutta la storia.[...]Un romanzo intenso e delicato, che, nonostante l’eccellente prosa, si legge agevolmente, senza inciampi, il cui principio cardine sta nel racconto dell’umanità, un valore fondamentale che, però, come vuole sottolineare l’autore nel romanzo, si sta perdendo a favore di un crescente egoismo.[...]
Come sempre scrittura coinvolgente in ancora una storia unica che lascia sorpresi,triste ma sempre un viaggio attraverso vite e disagi
Recensioni
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