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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2018
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Alberto Angela regala sempre letture emozionanti, anche questa non è da meno. In "I tre giorni di Pompei" è narrata passo per passo la catastrofe che portò alla distruzione di Pompei ed Ercolano nel 79 D.C. La descrizione dei fatti è incredibilmente realistica: inizialmente l'autore ci presenta i vari personaggi protagonisti di questa vicenda, con i loro usi e costumi, tipi dei romani; poi la narrazione cambia ritmo, passando a descrivere i terribili momenti che la popolazione ha vissuto sulla propria pelle. E' davvero impressionante leggere certi passaggi, cosi crudi e reali, tanto da farti immedesimare in tutta quella gente che morì di una morte così atroce. Attraverso questa emozionante lettura ho vissuto i tre giorni che hanno segnato per sempre la storia di Pompei, e un messaggio importante contenuto in queste pagine è per coloro che la visiteranno: guardare la città e suoi abitanti con occhi diversi e con grande rispetto.
E' il primo libro che compravo di Alberto Angela e non ho resistito dal comprarlo, a maggior ragione dopo che sono andata a vedere la presentazione e ho ricevuto l'autografo. Detto ciò, ho divorato il libro in 2 giorni: la storia di Pompei, che mi ha sempre affascinata, raccontata anche con le notizie sulle nuove scoperte, e con il suo stile sono stati un connubio perfetto. Fin dalle prime pagine si ha la reale sensazione di vedere un documentario e immediatamente si immagina, quando si legge, Alberto che parli dinanzi a te e le illustrazioni inserite nel libro permettono davvero di calarsi in quel mondo. Il saggio-romanzo è strutturato al suo interno davvero benissimo, sia perché inserisce aspetti già toccati nei suoi libri precedenti (come ad esempio in "Una giornata nell'antica Roma") sia perché, soprattutto nel countdown prima e durante l'eruzione, acquista uno stile che dona una suspense tale al testo da non riuscire a fare a meno di leggere. E' uno dei libri che meglio permette alle persone di avvicinarsi al mondo romano, alla storia, senza lo stile farraginoso e talvolta noioso di un saggio storico; Se esistessero più di 5 stelle come valutazione, le meriterebbe tutte!!
I tre giorni di Pompei , racconta le ultime ore dell antica città romana prima che venisse spazzata, cancellata dalla storia insieme ad Ercolano Oplontins Stabia e suoi abitanti dalla furia eruttiva del Vesuvius. Era il 79 dc,duemila anni sono passati dal quel tragico 24 ottobre, e in una narrazione in cui l immaginazione muove i passi e fa da lume nell oscurità del passato, Alberto porta il lettore nel luogo dove è avvenuta la più grande tragedia della storia raccontandone le ultime ore attraverso gli occhi dei sopravvissuti (Sono sette secondo alcuni "indizi" rinvenuti durante scavi in altri siti archeologici , che hanno portato gli archeologi a sostenere tale affermazione ).Rectina nobil donna romana sarà il filo di Arianna insieme agli altri superstiti, il lettore li seguirà attraverso le strade di queste antiche città (che nelle parole di Alberto prenderanno vita e , si mostreranno alla mente del lettore nella loro antica bellezza,) conoscendo luoghi persone e momenti della vita quotidiana passata, tessendo così una trama, che ricamerà il volto di questa città, oggi silenziosa ma che all occhio di un attento visitatore può continuare a mostrare la sua storia di protagonista e perla dell Impero romano. Alberto il suo modo di raccontare con una semplicità unica e comprensibile a tutti e che nel contempo ti scava dentro, farà appassionare il lettore alle pagine di questo libro,alle sue città, ma in particolare alla sua gente, ai suoi abitanti i quali la violenza della tragedia non ha risparmiato neanche il ricordo del proprio nome,passati alla storia come vittime del Vesuvius , oggi appellati con molta leggerezza : mummie, statue di gesso, e molto spesso obiettivi principali , degli scatti fotografici di curiosi turisti durante le visite agli scavi. Nelle ore che procederanno l inaspettata eruzione Alberto nel riportare in vita (o forse nel portare nel passato in un modo quasi reale il lettore?) restituirà con sensibilità,la giusta e dovuta dignità a queste vittime, e il lettore avrà l impressione per un attimo di guardare dritto negli occhi queste persone e leggervi dentro cose che il gesso colato non può mostrare
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