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Descrizione


E' il diario del viaggio in Calabria che Savinio effettuò, durante la campagna elettorale del 1948, assieme al ministro socialdemocratico Roberto Tremelloni. L'approccio eccentrico e straniato rispetto all'evento politico (le elezioni "apocalittiche" del 1948) e la percezione dell'universo antropologico calabrese (che richiama la Tessaglia dell'infanzia saviniana) sono fusi in un "pastiche" che riconferma l'intelligenza e lo stile dell'autore. Questi testi (scoperti nell'Archivio Carte Savinio di Firenze e curati e annotati dallo storico Vittorio Cappelli) furono disseminati in un periodo abbastanza lungo, su riviste ("Illustrazione italiana" e "Corriere d'informazione"), col risultato di renderne difficilmente riconoscibile l'unitarietà.
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Dettagli

1996
120 p.
9788809209503

Conosci l'autore

Alberto Savinio

(Atene 1891 - Roma 1952) scrittore e pittore italiano. Fratello del pittore Giorgio de Chirico, passò la propria infanzia in Grecia, dove si diplomò in pianoforte e composizione; poi proseguì i suoi studi a Monaco e quindi si trasferì, nel 1910, a Parigi, dove visse per quattro anni. Insieme al fratello frequentò gli ambienti surrealisti legandosi d’amicizia con G. Apollinaire e fondando il movimento musicale del «sincerismo» (1914), che teorizzava una musica «non armonica». Nel medesimo anno pubblicò il poema drammatico Chants de la mi-mort, che inaugurava quel registro onirico e grottesco che sarà tipico della sua opera. Nel 1916 uscì sulla «Voce» Hermaphrodito, una sorta di diario fantastico che alterna prose e versi in italiano e in francese. S. si era, in quegli anni, trasferito a Ferrara,...

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