Magick

E' indescrivibile l'entusiasmo che suscita questo libro, soprattutto rileggendolo dopo molti anni alla luce di nuove conoscenze. Considero la filosofia di Aleister Crowley come il trampolino di lancio (e in effetti è così) per l'ingresso dell'umanità all'età adulta, nella prospettiva di un mondo futuro veramente libero, guidato dalla scienza e dalla consapevolezza. L'essenza del pensiero di Aleister Crowley presuppone la soppressione definitiva del concetto di "morte", e la considerazione di quest'ultima come pura illusione. Il Sè superiore non dev'essere fabbricato o plasmato: esso semplicemente E', immutabile ed eterno, e l'impegno inderogabile dell'iniziato è quello di liberare la propria autenticità interiore dalle catene costituite da falsi desideri, illusioni, convenzioni e condizionamenti sociali. L'individuo deve portare alla luce le proprie istanze inconsce, che corrispondono alla "Volontà vera", renderle consce e prive di contraddizioni. Essere in armonia con il proprio inconscio (Hell: inferno, che in sassone vuol dire "la parte nascosta") significa essere in armonia con l'infinito e con quella che è la nostra missione speciale nella vita, per cui l'universo stesso non pone ostacoli a un'essere consapevole, sicuro e realizzato in sè stesso, la cui volontà non è doppia, ma UNA, e perciò estremamente forte. Questo è l'UOMO, l'Uomo realizzato e la pietra sgrossata che mostra l'immagine dell'artista. Perciò "Fà ciò che vuoi, sarà tutta la legge" costituisce la sintesi di quello che dev'essere l'obiettivo nella vita di ogni essere umano: conoscere sè stesso e guidare i propri impulsi e i propri sentimenti, anzichè esserne guidato: "amore sotto il dominio della volontà". Ma vi è un passo ulteriore nella via dell'iniziazione, che permette all'Uomo che ha liberato la propria individualità di assurgere ad un ulteriore livello: trascendere la propria condizione umana per divenire egli stesso "Uno" con la divinità universale, ed è il grado denominato "IL BIMBO DELL'ABISSO", relativo a colui che, dopo aver conseguito l'alleanza con il proprio Santo Angelo Custode (il proprio Sè interiore), e dopo essere divenuto "vero uomo", è destinato ad incarnarsi come avatar divino, e avrà raggiunto il definitivo distacco da tutte le cose mondane. Crowley stesso però afferma: "il volto al di là dell'Abisso è sempre il tuo stesso volto", ed è perciò sia individuale che universale, realizzando così perfettamente l'obiettivo della conciliazione degli opposti. Chi ha attraversato l'Abisso non è più un uomo, un'individuo, ma un'avatar della stessa Essenza universale, il saggio supremo. Vi è poi la Magia sessuale, come supremo veicolo di energia spirituale, da sempre praticata presso le società iniziatiche. Per quel che concerne il superamento del concetto di morte: la morte non esiste, l'Essenza interiore di ognuno è immutabile ed eterna, perciò "non vi è nulla di tragico in natura", perchè l'universo manifestato non è altro che illusione, ed ogni evento "tragico" o lieto che possa capitare nell'arco della durata di un'incarnazione, si riduce a semplice "episodio", insignificante nell'ambito dell'infinito e dell'eternità. L'anima umana perciò non deve lasciarsi travolgere dagli eventi, ma essere consapevole della propria essenza indistruttibile e sorvolare come una stella il mare dell'infinito. Niente di nuovo sotto il sole per gli iniziati, che goccia a goccia offrono al mondo i propri frutti quando questo è pronto ad accoglierli, ma un'enorme conquista per l'umanità profana, che grazie a personaggi come Aleister Crowley, che hanno dedicato ogni atomo della propria esistenza per il progresso umano, ha ricevuto l'impulso per l'edificazione di una nuova èra all'insegna della libertà e della responsabilità: l'Eone di Horus. Oltre a questo tutto il pensiero di Aleister Crowley è basato sul fondamentale principio della conciliazione degli opposti, senza il quale non vi è progresso; ma vi è inclusa anche la consapevolezza che "tutto è tenebra", ogni conquista costituisce soltanto un gradino nella sequenza infinita del divenire, così come ogni verità è una "mezza verità", e la sua affermazione è, al contempo, anche la sua negazione; perciò il Mago stesso, nei capitoli finali del libro, espone la propria filosofia come una "necessaria" tappa evolutiva, che implica il sacrificio del Mago stesso. L'unica verità è il cambiamento; il Padre è il Caos come dimensione delle infinite possibilità; "la parola del peccato è restrizione": ovvero il deserto in cui è destinato a vivere colui che non ha seguito la propria volontà, che non si è aperto a nuove esperienze. Altro punto fondamentale di questa filosofia è il principio di "necessità": l'universo si muove per forza d'inerzia, non per volontà, ed ogni evento del destino accade "necessariamente", generato dalla natura stessa dell'individuo e dalle concause che si sono susseguite nel suo passato. Detto questo ed essendomi dilungata fin troppo in questa sede, posso affermare che questa non sarà l'ultima volta che leggerò questo libro; come tutte le opere di Aleister Crowley, merita di essere tenuto sempre a portata di mano.