Con uno stile scorrevole, divertente e a volte sfacciatamente poco letterario si entra in contatto con la seconda vita di questo campione. Schietto e onesto come sempre dimostrato Zanardi ci introduce nella sua nuova passione grazie ad un rimpallo tra lui e l'amico autore. Se da un lato a volte la sua passione e professionalità porta il lettore non egualmente appassionato al ciclismo a faticare ad inoltrarsi in qualche tecnicismo, dall'altro si fa amare perché umanamente divertente, curioso e comunque esplorativo di nuovi orizzonti. Dona fiducia e lascia il sorriso di chi incontra un amico. Ho trovato piacevole l' "irriverenza" verso il mito Zanardi, che pur venendo giustamente esaltato, resta sempre la persona semplice, piacevole, intelligente e 'sfrontata' che il pubblico conosce. Certamente l'ammirazione per le imprese, la carica e la simpatia personale innata di questo personaggio influiscono in questa mia recensione. Consigliato decisamente.
Volevo solo pedalare... ma sono inciampato in una seconda vita
Quel sorriso e quella passione che gli abbiamo letto in faccia a Rio, dopo le tre meravigliose medaglie, conquistate a quasi cinquant’anni. Quale esempio migliore per imparare a essere felici?
«Il secondo libro sulla seconda vita di Alex Zanardi si legge bene, con le emozioni che si infilano sottopelle e la risata sulle labbra che ha l’accento bolognese.» - Serena Gentile, La Gazzetta dello Sport
«Con la handbike avevo riscoperto la gioia di sentire la gocciolina di sudore che mi scendeva dalla fronte. A me mancava moltissimo l’idea di cacciarmi addosso una tuta consumata, alla Rocky Balboa, e andare a correre con la nebbiolina serale della Pianura Padana, come mi succedeva da giovane. Ma ora questo piacere l’avevo ritrovato. E farlo su un mezzo costruito con le mie idee e le mie mani rendeva tutto molto più intrigante.»
«E adesso sotto con il resto.» Terminava così il primo libro di Alex Zanardi, del 2003. Allora sembrava una boutade perché Alex, dopo il terribile incidente automobilistico del Lausitzring in Germania, era sopravvissuto contro le previsioni di tutti (gli avevano persino dato l’estrema unzione!) e aveva perso le gambe. Già, il resto. Ma quale resto? Al suo posto, molti si sarebbero “accontentati” di essere ancora a questo mondo. Invece, Alex si è inventato una nuova vita che, se possibile, è più elettrizzante della prima. Lo ha fatto grazie al suo spirito, un prodigioso, indefinibile cocktail di serenità e ironia, forza incrollabile e voglia di divertirsi. Il tutto annaffiato da una straordinaria dose di umiltà. In queste pagine si scoprono, episodio dopo episodio, tutte queste doti che infondono in chi legge entusiasmo e speranza. Qualche esempio? Alex riesce a costruirsi una nuova carriera sportiva semplicemente perché… si ferma all’autogrill, vede per puro caso una handbike legata sul tetto di un’automobile e via… E ancora: affrontando l’Ironman delle Hawaii, la gara di triathlon più sfiancante del mondo, sostiene – con un’onestà oltre ogni limite – di essere “avvantaggiato” perché la maratona è più pesante per chi ha le gambe! Volevo solo pedalare ripercorre tredici anni di vita eccezionale, raccontata come se si trattasse della normalità, ma affrontata sempre con il sorriso sulle labbra e la passione nel cuore. Quel sorriso e quella passione che gli abbiamo letto in faccia a Rio, dopo le tre meravigliose medaglie, conquistate a quasi cinquant’anni. Quale esempio migliore per imparare a essere felici?
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Informazioni:
Copertina cartonata con sovraccoperta cartonata con alette informative, sporca lievemente. Tagli e pagine sporchi di polvere e ingialliti. 263 9788817090223 Buono (Good) .
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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giorgio santandrea 10 marzo 2017
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GIANLUCA LAURENTINI 07 marzo 2017
Questa non è solo il seguito della biografia di Alex Zanardi che si era interrotta con il ritorno alle corse in automobile e che ora lo ha visto oro olimpico nelle olimpiadi di Londra prima e Rio poi, ma qualcosa di più: è il ritratto di un uomo che con ostinazione e voglia di vivere ha fatto della sua più grande sfortuna una possibilità di ricominciare. Gradevole, interessante, scorrevole, divertente, una delle migliori biografie che abbia mai letto.
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Tutto è possibile e Alex Zanardi ne è la prova tangibile. La sua storia è nota a tutti, ma in questo libro si riesce ad andare oltre la superficie, cogliendo davvero la grandezza di questo uomo e la sua infinita umiltà e voglia di Vivere. In una società dove i più deboli spesso sono emarginati o derisi, dove i ragazzini più impacciati sono vittima di bullismo, Alex rappresenta la rivalsa, il buono che ancora c'è e l'esempio che andrebbe insegnato nelle scuole. Fatevi un piacere e fatelo ai vostri figli: leggete questo libro. Delle volte dire che nulla è impossibile non basta, è necessario avere un esempio concreto davanti a noi... Alex è quell'esempio.
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