L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Il portato scientifico della scoperta dei raggi X, descritti da Wilhelm Conrad Rontgen nel 1895, fu chiaro fin dagli inizi tanto al mondo laico quanto a quello scientifico, sia fisico che medico-veterinario. Anche l’impiego dei raggi X per la cura di diverse malattie, in particolare le patologie neoplastiche, entrò nella pratica medica poco dopo la loro scoperta. A metà del XX secolo si rese disponibile un notevole patrimonio di immagini radiologiche indirette, e la radiografia dei vasi sanguigni e l’angiografia della rete arteriosa dell’encefalo contribuirono negli anni successivi alla nascita delle superspecialità radiologiche come la radiologia vascolare e la neuroradiologia. Anche la cardiochirurgia e la neurochirurgia ne ricevettero una spinta fondamentale. In anni più recenti la radiologia medica ha fatto progressi notevoli grazie alla tomografia computerizzata e alla risonanza magnetica nucleare. L’impiego di raggi X e lo sviluppo delle immagini in medicina clinica rappresentano dunque il frutto di una proficua collaborazione tra molte e diverse figure professionali e un ottimo esempio di integrazione e di armonizzazione delle competenze come oggi vengono intese.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore