L'inverno a Lisbona

Lo definirei un ibrido tra un romanzo rosa ed una storia di spionaggio. L'autore ha senza ombra di dubbio dedicato molto tempo ed energie alla stesura di questo libro ma a mio avviso ha scelto uno stile non proprio adatto alla trama , nel senso che il lessico è fin troppo ricercato e ci sono molti periodi lunghi ricchi di similitudini che rallentano la lettura , aggravata tra l'altro dalla volontà di esporre la narrazione dei fatti con continui salti avanti e indietro nel tempo e da un Io narrativo che parla come se fosse presente anche quando fisicamente non lo è. Il tutto rende la prima metà dell'opera difficile da seguire , poi andando avanti si riesce a ritrovare un ordine tra i tanti fili del discorso. Ottima la capacità di creare ambientazioni buie , fumose , fredde e umide ( tipiche del romanzo " noir ") che trasmettono il senso di solitudine dei personaggi , abbandonati al proprio isolamento esistenziale come cani randagi nel mondo , vite vissute alla giornata senza troppi sogni di gloria. Sarebbe una buona base per un film in bianco e nero.