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Premetto che, a mio avviso, Antonio Tabucchi rappresenta una delle voci più importanti della letteratura italiana di ogni tempo e che mi affascina profondamente, forse come solo Italo Calvino. Questo libro ne è una riprova. Uno stile inconfodnibile, una capacità straordinaria di evocare emozioni, e la creatività! infatti: questo non è un saggio, non è un romanzo. E', in fondo, ciò che mi piace identificare con il concetto di Synaptic Garden: A pag. 184 del libro intitolato “Re-think”, pubblicato nel 2006 da Nigel May Barlow (Capstone Pbl. Ltd), si legge: “Let’s take the notion of what you allow to flower in your mind, which Oxford scientist Kathleen Taylor calls – cultivating our synaptic garden –. She’s describing the spaces between the neurons of the brain that hold the beliefs and perceptions that condition us to respond in specific ways. This wonderful image of mental – garden – encourages us to escape from brainwashing and create a new fertile soil for fresh perceptions in our own mind.” Da questo spunto nasce l’idea di combinare immagini e parole nella percezione creativa e nell’emozione del vissuto. Foto, parole, emozioni quindi in questa sorta di “synaptic garden” della mente, del cuore e dell’anima: RETROUVAILLES, pensieri ed immagini alla ricerca del tempo perduto. Qui Tabucchi fa riferimento alle "figure" (bella anche questa espressione contenuta nel titolo): si tratta di dipinti o disegni. Per ognuno l'autore propone una serie di dotte riflessioni che la "figura" gli ispira. Delle tre parti: Adagi, Andanti con brio, Ariette, quella che ho preferito è la prima. Più legata alla fantasia, alle libere associazioni; mentre la terza è (pur sempre bella e poetica) più didascalica. Il racconto più emblematico è, sempre a mio parere, "Sulla strada di Mobius", dove si parla di alieni e dell'importanza di saper guardare DIETRO e OLTRE gli occhi. Una perla deliziosa di saggezza, unos punto per una riflessione profonda. Da non perdere!
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