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Anno edizione: 2007
Anno edizione: 2020
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Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi in un'impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell'Occidente: la sua letteratura. Il risultato è uno dei più toccanti atti d'amore per la letteratura mai professati – e insieme una magnifica beffa giocata a chiunque tenti di interdirla.
«Il libro di Azar Nafisi è pieno di dolore e di nostalgia: amabile, spiritoso, fluido, talora ingenuo, spesso terribile; e piacerà, ne sono convinto, a moltissimi lettori e lettrici» – Pietro Citati
«Leggere Lolita a Teheran è una risposta a qualsiasi regime totalitario e un inno al potere salvifico dei libri e della letteratura: tanto più infatti viene sottratta all’uomo la possibilità di sognare, tanto più forte diviene l’immaginazione e tanto più potere acquista la fantasia nel modificare una realtà intollerabile.» - Maremosso
Quando uno dei suoi studenti più islamizzati le contesta il diritto di tenere un corso sul Grande Gatsby – equiparato al Grande Satana –, Azar Nafisi decide di allestire un processo davanti all'intera classe, e di assumere in prima persona il patrocinio del romanzo. Una tecnica certo poco ortodossa, che tuttavia non stupirà più di tanto il lettore di questo sconvolgente racconto autobiografico. Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende – e qui descritte con la precisione di un testimone partecipe e sgomento –, Azar Nafisi ha infatti dovuto cimentarsi in un'impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell'Occidente: la sua letteratura. Per riuscirci, è stata costretta ad aggirare qualsiasi idea ricevuta e a inventarsi un intero sistema di accostamenti e immagini che suonassero al tempo stesso efficaci per gli studenti e innocue per i loro occhiuti sorveglianti. Il risultato è uno dei più toccanti atti d'amore per la letteratura mai professati – e insieme una magnifica beffa giocata a chiunque cerchi di interdirla.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Inizialmente il libro cattura il lettore per via dei temi trattati molto toccanti e profondi. Secondo me però dopo aver passato la metà diventa un pó piatto da leggere, monotono; questo mi ha causato qualche difficoltà a finirlo. Resta comunque un bel libro, consigliato.
È un libro che mi è piaciuto molto, a metà strada fra la cronaca, l'autobiografia e la critica letteraria. In qualche precedente recensione è stata rilevata una certa confusione. In effetti non procede ordinatamente con una trama tradizionale ma la vicenda autobiografica si alterna alla testimonianza sulle vicende storiche che fanno da cornice ed alle considerazioni critiche su varie opere letterarie (non solo la Lolita del titolo). Ma questo coacervo affascinante diventa coinvolgente e di facile lettura per chi ama la letteratura e per chi ne vuole sapere di più sulla situazione dell'Iran. Bello!
Veramente bello
Recensioni
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