L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2015
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La prima storia mi è piaciuta per la descrizione delle sensazioni provate nella stanza d'albergo. Mi sono sentita lì in quella stanza, guardare da quella finestra... Ho apprezzato quel momento di solitudine, che per fortuna ho vissuto, il piacere di essere soli e di poter osservare dentro e fuori di sè. Il senso di pace e rassegnazione delle altre storie mi ha stampato un sorriso in viso. Va bene così, sembra che con i suoi racconti Banana Yoshimoto mi dica, va bene così. Platani è una porta sulla magia della vita, su come ci si possa mettere nei panni degli altri, accettare certe loro cattiverie come un male che si portano dentro che potresti avere l’occasione di lenire un po’ se non pensi solo a te...
La piccola ombra è una raccolta di sette racconti che affronta l'angusto problema del tradimento in tutte le sue forme e varianti. Altra raccolta di racconti in cui finii per caso, data la mia voglia di leggere quanto più possibile fosse stato scritto dalla scrittrice giapponese. Purtroppo, ancora una volta si tratta di racconti e non di un romanzo, elemento non trascurabile poiché non amo particolarmente tuffarmi in sette brevissime storie diverse. Al contrario, amo immergermi completamente nei personaggi, nella loro psiche e nelle loro immaginarie storie di vita e non toccarli platonicamente soltanto di passaggio. Fatto sta che è presente lo stile impeccabile e delicato della scrittrice e ho cercato di mandar giù anche queste sette storie, lette lentamente e a debita distanza l'una dall'altra (mia prassi quando ho in mano raccolte di racconti), descritte come sempre con palpabile rassegnazione e malinconia tipica delle oniriche anime Yoshimotiane.
Premessa: sul mio Blog ad alcuni nomi corrispondono dei link che qui non sono riportati. http://lemieletturecommentate.blogspot.it/2014/10/la-piccola-ombra-di-banana-yoshimoto.html Innanzitutto vorrei fare una critica alla casa editrice Feltrinelli a proposito di questo libro, nella presentazione si fa riferimento al tradimento come tema dominante, ma sinceramente a me sembra che si parli soprattutto di vita e di morte; la sensazione è che in questo caso sia stata fatta un'operazione a tarallucci e vino per dirla con parole povere, una presentazione errata, la mancanza del nome del traduttore sul libro... eh no, cara Feltrinelli, stavolta sei stata superficiale. Nel caso di autori stranieri secondo me la traduzione è essenziale, specialmente con lingue ostiche come il giapponese; avendo letto un'altro romanzo della stessa autrice che mi era parso molto diverso come stile (Honeymoon), ho voluto indagare on line sulla questione traduzione per fare un raffronto tra i due libri, ed ho scoperto che sono stati tradotti da due persone diverse: "Honeymoon" da Giorgio Amitrano, "La piccola ombra" da Giovanni Gerevini. Tutto si spiega. I racconti qui riuniti sono piacevoli da leggere, ma restano poco in testa, arrivata alla fine di questo breve libro ho avuto la sensazione che tutte le io narranti fossero la stessa persona, le protagoniste si assomigliano abbastanza e le storie si mescolano in testa, sembra un'unica storia anche se di fatto non è così. l'unico racconto che mi ha colpita veramente è "platani", gli altri restano un marasma confuso. Il guaio-pregio dei racconti minimalisti è che non vengono enfatizzati i concetti espressi, quindi ci sono delle frasi significative e importanti che passano inosservate ad una prima lettura, forse è questo scrivere in sordina che mi genera scompiglio mentale. Oltre alla costante della paura della morte improvvisa, intesa come interruzione di un ciclo vitale, ho trovato in queste storie il tema del cambiamento umano dettato dallo spostamento in un luogo non abituale, in questo caso il Sudamerica. Certi luoghi dove la natura e il modo di vivere sono estremi condizionano chi vi abita, o anche solo chi vi fa un viaggio. La Yoshimoto descrive benissimo le caratteristiche della letteratura sudamericana e dei sudamericani, caratteristiche derivanti molto dall'habitat; le protagoniste giapponesi che si recano in Sudamerica ( qui soprattutto Argentina) alla fine sembrano assorbire certi atteggiamenti e certe peculiarità del luogo e alla fine c'è una sorta di catarsi, arrivano quasi ad accettare di buon grado anche la morte, non più come interruzione di un ciclo vitale bensì come integrazione dello stesso, la singola vita non ci sarà più ma il ciclo vitale continuerà a ripetersi. non voglio dire che questa piccola raccolta di racconti sia un capolavoro, ma non è nemmeno così liscia e insignificante come potrebbe apparire di primo acchito, sicuramente ci sono delle chicche di pensiero sulle quali vale la pena soffermarsi. Tutte le mie recensioni su http://lemieletturecommentate.blogspot.it/
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore