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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2015
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Prima opera della Yoshimoto che ho letto, e fortunatamente non ne sono rimasta delusa. I tre racconti si concentrano su personaggi diversi, tutti personaggi che sono rimasti bloccati in qualche modo, che in seguito ad un evento in maniera più o meno consapevole si trovano in una situazione di ambiguità e non sono inizialmente in grado di uscirne. Queste tre situazioni hanno tutte uno stretto legame con la notte, che sembra l'emblema del tempo in cui lo scorrere della vita si blocca. Questo libro mi è piaciuto davvero molto, dallo stile dell'autrice a mio parere sublime, alla capacità di trattare temi non facili (come l'amore quasi dannoso, il tradimento, la malattia, la morte, il suicidio) in maniera mai pesante, rendendo il tutto piacevole e scorrevole da leggere. L'autrice sembra rivolgersi a tutte le persone che si sono trovate in situazioni simili a quelle dei protagonisti, e fargli capire che anche per loro è possibile uscirne. Unico punto leggermente a sfavore è che a volte non riuscivo a distinguere nettamente i flashback dalla narrazione corrente perché quasi si intrecciavano con questa. Forse unico motivo per cui non posso dargli un 5 pieno. Libro che ho comunque apprezzato molto e che consiglio.
E’ stato il primo libro che ho letto di questa autrice. Devo a lui il fatto di non essere andata in crisi da lettrice. Dopo il faticoso e snervante 1984 avevo bisogno di qualcosa di diverso, di nuovo. E allora trovo lei: Banana Yoshimoto. Io sono sempre stata attratta dall’oriente e ho pensato che fosse giunto il momento di provare a leggere un suo libro. Sono stata attratta da titolo: sonno profondo. Se c’è una cosa che lega tutti gli esseri umani è proprio questo: il sonno. Nel libro vengono narrate 3 storie completamente diverse, sempre incentrate sul tema del sonno, ma in vari aspetti e accompagnati ad argomenti come il sesso, l’amore, la famiglia, l’amicizia, la malinconia e la morte. La storia che mi ha colpito maggiormente è quella che narra la vita monotona di Terako, che passa il tempo dormendo ( da qui il titolo) e l’unica cosa che la risveglia è il suono del telefono. Ma non di tutte le persone, ma solo di un uomo. E tutto perché la sua povera ed unica amica si è suicidata, ma nessuno sa il perché. Chi sarà quest’uomo? Quale legame lo unisce a Terako? Riuscirà la protagonista a riprendersi da questo stato di dormiveglia continuo? Un romanzo avvincente ed unico nel suo genere. Le emozioni che provano i protagonisti vengono trasmesse con eccezionale bravura dalla rapida penna di Yoshimoto. Anche il modo di porsi di fronte a certi avvenimenti ci fa capire quanto sia distante la società occidentale da quella Giapponese, non solo per gli usi ed i costumi, ma anche per la moralità e la sensibilità delle persone.
L'ho trovato particolarmente adatto a chi, come me, ha un carattere un pò malinconico.
Recensioni
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