Nel diario del più originale e controverso artista rap, storie e sogni di immigrazione, musica, stile. E 20 opere inedite di maestri della street art.
"Swag è libertà di fare le cose come vuoi, di essere se stessi. Io ho capito che potevo esprimermi a modo mio e ho creato uno stile di vita e un modo di fare musica che ho importato dall'America, in Italia non esisteva. Pensavo che sarebbe stato difficilissimo ma poi è andata bene. Vedi che è importante non dare peso a cosa dice la gente? Puoi swaggare e, quando lo fai, quello che conta è solo chi lo fa meglio. E io sono il re del Swag."
"Quando scrivo una canzone, penso al mezzo milione di miei fan, tra Instagram, Facebook e YouTube. I ragazzini che mi seguono hanno capito benissimo il senso della mia musica, la comicità: se seguono Bello Figo, è perché fa ridere, perché trolla e swagga. Allora perché i “grandi” non capiscono? O fanno finta di non capire?"
Negli ultimi anni non c’è stato in Italia un personaggio più discusso di Bello Figo. Con le sue rime che non possono lasciare indifferenti, ha suscitato odio ed entusiasmo, si è preso elogi e insulti. Ma che cosa vuole dirci davvero con il suo rap? Per rispondere ai fan ma anche ai detrattori, Bello Figo ha raccolto qui le pagine sparse del suo diario, scritto dall’esordio nel 2012 a oggi: Bello Figo, un profugo dal Ghana (anzi non tanto profugo visto che è arrivato in aereo).
Bello Figo, un negro. Che non può permettersi di dire cose che ai bianchi invece sono consentite.
Bello Figo, il re del Swag.
Bello Figo, la cui unica droga è skopare.
Bello Figo che crede in Dio e prega.
Bello Figo che ha fatto i soldi in Italia. Anche se è negro.
Bello Figo che se ne sta chiuso nella sua tana e lì diventa Trump o Barbara D'Urso.
Bello Figo che ama la figa bianka e pensa che le donne vadano rispettate.
Bello Figo che sulla sua pelle ha provato il razzismo.
Bello Figo che vede dappertutto l’ironia, anche nella tragedia. E ride. Ride. Ride. È il suo modo di reagire.
L’originalità e l’acutezza di un artista come Bello Figo hanno colpito l’immaginazione di 10 protagonisti della pop art contemporanea (Felipe Cardeña, De Molfetta, Max Ferrigno, Massimo Giacon, Pao, Pablo Pinxit, Laboratorio Saccardi, Squaz, Gigi Tarantola e Marco Teatro) che contribuiscono a questo libro con 20 tavole inedite dedicate a lui e alle sue canzoni.
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