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Anno edizione: 2019
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Mio padre, il pornografo ci rivela il carico di rabbia e dolore che ogni padre, inconsapevolmente, trasmette ai propri figli; il conflitto fra creatività e produzione di massa; e soprattutto, cosa significhi crescere sulle colline degli Appalachi, in un mondo isolato nel quale la libertà, la felicità, la spensieratezza sono inestricabilmente legati a un retaggio di povertà, ribellione e violenza.
«Ci sono scrittori figli d'arte, ma non solo. A Chris Offutt è capitato di avere per padre un autore di serie Z. E il suo improbabile rapporto con lui non può che diventare materia da romanzo» - Robinson
Quando Andrew Offutt muore, suo figlio Chris eredita una scrivania, un fucile e otto quintali di narrativa pornografica. Romanzi scritti in pochi giorni e venduti in decine di migliaia di copie, approfittando della fame di erotismo che aveva travolto un'intera nazione dopo la rivoluzione sessuale degli anni Sessanta e il successo cinematografico di Gola profonda. Una carriera, quella di Andrew, cominciata per pagare le cure dentistiche del figlio e poi trasformatasi in un'autentica ossessione, consumata nel chiuso di uno studio inaccessibile ai suoi cari: eccetto che alla moglie, pronta a dattiloscrivere alla velocità della luce le sue spericolate incursioni nella pornografia. Impegnato ad aiutare la madre nel trasloco dalla casa della sua infanzia, Chris si immerge nei manoscritti, nelle lettere e nei diari del padre, e si rende ben presto conto di trovarsi davanti un'opportunità irripetibile per comprendere finalmente, e fino in fondo, l'uomo difficile, instabile, a volte crudele che ha amato e temuto in eguale misura. E per raccoglierne, così, l'eredità più autentica. Mio padre, il pornografo ci racconta la vita di uno scrittore professionista, che sa di poter sostenere la propria famiglia solo attraverso l'incessante lavorio della sua penna, ma ci rivela anche il carico di rabbia e dolore che ogni padre, inconsapevolmente, trasmette ai propri figli; il conflitto fra creatività e produzione di massa; soprattutto, cosa significhi crescere sulle colline degli Appalachi, in un mondo isolato nel quale la libertà, la felicità, la spensieratezza sono inestricabilmente legati a un retaggio di povertà, ribellione e violenza.
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