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La piccola libreria di Venezia
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La piccola libreria di Venezia - Cinzia Giorgio - copertina
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piccola libreria di Venezia

Descrizione


Margherita ha un dono: sa consigliare a ogni persona il libro giusto. È per questo che, delusa dalla fine della sua storia d’amore, lascia Parigi e torna a Venezia, con l’intenzione di aprire una libreria nella bottega d’antiquariato appartenuta al padre. Poco prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione, rovistando tra vecchie carte, Margherita trova, incastrata in fondo a un cassetto, una foto che ritrae una giovane donna. “Per Anselmo, il mio grande amore”, recita la dedica sul retro, che riporta anche data e luogo: aprile 1945, Borgo degli Albizi, Firenze. Margherita nota con stupore che la ragazza ha al collo un ciondolo identico a quello che le ha lasciato suo zio Anselmo. Com’è possibile? Quel ciondolo è un pezzo unico, non può trattarsi di una copia. Incuriosita dalla scoperta, decide di indagare e parte per Firenze. La sua piccola ricerca la conduce in una libreria, la cui proprietaria è la figlia di Emma, proprio la donna della foto. Ma in quel luogo Margherita conosce anche qualcun altro: Fulvio, uno scrittore un tempo famoso, che non pubblica da anni e che nasconde un mistero nel suo passato...
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Dettagli

2017
19 ottobre 2017
286 p., Rilegato
9788822707673

Valutazioni e recensioni

ELISA CAVANDOLI
Recensioni: 4/5

Margherita ha un dono, riesce sempre a consigliare il libro giusto per ogni occasione, da sempre viene chiamata “ la dottoressa dei libri “ proprio per la sua capacità di curare l’animo con una giusta lettura, ma non riesce a fare lo stesso per se stessa. Dopo la fine della sua relazione con Alain, artista Parigino che si sembra innamorato di lei, ma non riesce a non tradirla di continuo, decide di tornare a Venezia e riaprire la bottega del padre. Durante la sistemazione ritrova una foto con una dedica, indirizzata al prozio Anselmo, e con stupore scopre che la donna sconosciuta nella foto ha al collo il suo stesso ciondolo, che le è stato infatti donato dal prozio. Incuriosita decide di provare a rintracciare la donna della foto, e per conoscerla va a Firenze. Emma, questo il nome della donna, accoglie subito Margherita con calore, e con una storia da raccontare, la storia di come lei ed Anselmo al tempo si fossero conosciuti ed innamorati, e di come stupidamente abbia perso la persona che più amava. In questo soggiorno fiorentino conosce anche Nicoletta, la figlia di Emma, e tra le due nasce subito una grande intesa, dovuta anche al fatto che Nicoletta gestisce una libreria, e fornisce a Margherita lo spunto per trasformare la sua libreria, che sta aprendo nel negozio del padre, in una specializzata in libri classici. Ma l’incontro che più di tutti sconvolge Margherita è quello con Fulvio, autore di un libro di successo, ma che Margherita non ha apprezzato e non ha problemi a dirlo, anche se al momento non sapeva che era lui l’autore, ed ora invece gestisce le sue vigne nel Chianti. Tra i due parte da subito un’intesa speciale, che non fa togliere dalla testa Fulvio alla nostra Margherita nemmeno una volta tornata nella sua amata Venezia, almeno fino al successivo incontro, quando i due si ritrovano per non dividersi più. Quello che Margherita sa però, è che Fulvio nasconde un passato di cui si vergogna, ma non è ancora pronto a rivelarglielo. E va bene così, almeno per il momento, amore è anche questo. Margherita si butta a capofitto nel lavoro alla libreria, dove assume anche Léonie, sua cara amica parigina che dopo avere perso il lavoro si trasferisce da lei a Venezia, e le due lavorano davvero sodo per creare eventi ed una clientela fidata per la libreria. Con il ritorno alla carica di Alain Fulvio decide che è giunto il momento di rivelare tutto a Margherita, perché se deve scegliere tra i due allora deve sapere tutta la verità, anche se questo comporta la rottura del loro rapporto. Nonostante la fine della storia, Margherita è talmente innamorata di Fulvio che decide di tentare il tutto per tutto, non tanto per farlo ritornare, ma perché almeno lui possa essere felice, e per farlo deve conoscere la famiglia di lui. Non si hanno notizie, fino a quando le viene recapitato un nuovo libro di Fulvio, e decide che lo deve rivedere alla presentazione, anche solo per fargli sapere che lei c’è. Perché Emma le ha insegnato con la sua storia che se non si rischia e si combatte per la persona che si ama fino alla fine, quello che rimane è solo il rimpianto. E Margherita, che al collo porta l’immagine di Olympe de Gourges, tanto anticonformista, femminista e coraggiosa al suo tempo, è stanca di avere paura di amare. Ho trovato questo libro davvero molto carino, ben scritto e dalla trama semplice ma con personaggi complessi che non faranno mai annoiare durante la lettura. I momenti del racconto di Emma sono ben distinti ed è facile seguire il filo tra lo spazio tempo, senza mai sentirsi spaesati. Tutta la narrazione è ben strutturata e di facile comprensione, con ambientazioni ben descritte e particolareggiate, e personaggi molto reali con caratteristiche ben definite. Ho davvero apprezzato questo libro che è stato piacevole da leggere, e che mi ha regalato alcuni momenti di distrazione dal quotidiano, in compagnia di Margherita e dei libri. Molto apprezzata è anche la parte finale con i consigli di lettura, creati dalla dottoressa dei libri, per scegliere il libro giusto per ogni situazione. Come sempre auguro a tutti voi una buona lettura, ed io vi do appuntamento alla prossima recensione librosa.

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Recensioni: 5/5

Partiamo dicendo che mi aspettavo un finale e un libro diverso, pensavo che parlasse solamente di libri, non della solita storia d'amore con il lieto fine che si aspettano tutti. Con lei che si innamora, ma che è troppo stupida per dirgli cosa prova, di un lui che ha troppa paura di dichiararsi per il suo passato...è un libro può veramente aiutare, in momenti difficili, aiutarci a prendere decisioni quando siamo indecisi o combattuti su quale strada prendere, può farci capire dove sbagliamo o cosa migliorare della nostra vita. Un altra cosa che mi è piaciuta è stata la parte finale del libro dove l'autrice ci inserisce vari titoli di libri classici, dove inserisce anche un motivo per cui dovremmo leggerlo.

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Recensioni: 3/5

La piccola libreria di Venezia, séguito de La collezionista di libri proibiti, (di cui, comunque, non si necessita obbligatoriamente la lettura) è un romanzo che ha come protagonista una libraria, Margherita, e la sua grande passione per i libri. L’autrice Cinzia Giorgio inizia ogni capitolo con delle citazioni famose che in qualche modo sono legate al capitolo che andremo a leggere, scelta che ho reputato azzeccatissima, inoltre, troviamo la data e il luogo in cui si svolgono i fatti, dato che la protagonista si sposta in varie città, aiutando il lettore a non “perdersi”. Ogni luogo viene ben descritto, non perdendosi in troppi dettagli e dando ad ogni posto la giusta attenzione, così ci ritroviamo anche noi a sorseggiare una tazza di cioccolata calda nel locale di Lèonie in Francia, passeggiamo per le calle di Venezia o tra gli antichi palazzi di Firenze, ma ancora di più sentiamo l’odore dei libri nella libreria della nostra Margherita, così come in quella di Nicoletta. Anche i personaggi vengono delineati al meglio fisicamente e caratterialmente, senza però soffermarsi eccessivamente, dandoci modo di affezionarci ad ognuno di loro. Sempre più persone le chiedevano aiuto attraverso i libri, ora che si era diffusa la voce che le medicine che consigliava erano fatte di pagine e storie. Margherita ha questo dono particolare, consigliare il libro giusto, anche senza conoscere bene la persona che le chiede aiuto, ed i suoi consigli non sono mai banali, come quando una donna che diventerà sua assidua cliente rimane stupida perché in tutte le librerie che aveva visitato le avevano consigliato “Il piccolo principe”, lei, invece, le consiglia “I trentanove Scalini” di John Buchan, “per avere un’idea di quanto possa essere frenetica la vita.” Margherita scopre di amare non solo i libri e la sua libreria, ma anche Fulvio, uno scrittore enigmatico, misterioso e che sembra essere impenetrabile, ed è facile lasciarsi coinvolgere dalla loro storia d’amore che non cade nel banale, e che non ci allontana dal punto focale del romanzo, i libri. Alla fine del libro, la nostra autrice, dando ancora voce alla protagonista, suggerisce ai lettori un breve prontuario per curarsi con i libri. “I libri salvano la vita. Se non la salvano la migliorano, se non la migliorano la colorano, e se non la colorano allora state leggendo il libro sbagliato.” Con queste parole inizia la piccola guida che può aiutare noi lettori a scegliere il libro migliore per un determinato momento della nostra vita. Da parte mia non ho mai dato “importanza” ai classici e ne ho letti veramente pochissimi, escludendo i soliti ripetitivi durante la scuola e pochi altri, così, grazie alla curiosità che mi ha instillato l’autrice ho segnato diversi titoli proposti nella mia già lunga lista dei libri da leggere. Lettura piacevolissima e leggera, ben strutturata e che non ha deluso le mie aspettative.

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Recensioni

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Recensioni: 4/5
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Cinzia Giorgio

1975, Venosa

Cinzia Giorgio (Venosa, 1975) vive a Roma. È laureata in Lettere Moderne e in Lingue, si è specializzata in Women’s Studies e Storia ed è dottore di ricerca in Culture e Letterature Comparate. Collabora con riviste specializzate di storia e arte e organizza i salotti letterari dell’Associazione Leussô di Roma. È Art Director della rivista Pink Magazine Italia e direttore editoriale della collana LOVE per la Compagnia editoriale Aliberti. È autrice di saggi, romanzi, pièce teatrali.  Tra i suoi libri ricordiamo: L'enigma Botticelli (Melino Nerella Edizioni 2013), Il bello della diretta (Rizzoli), Storia erotica d'Italia (Newton Compton 2014), Storia pettegola d'Italia (Newton Compton 2015), La collezionista...

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