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Un nuovo inizio di fenomenologia ed ermeneutica è ancora possibile? È ancora possibile porre di nuovo questioni di fenomenologia ed ermeneutica dopo lo sviluppo che hanno conosciuto nel secolo scorso? È possibile iniziare di nuovo a porre questioni che le pongano in questione? I testi di Claude Romano qui presentati, e in generale la sua opera, sono una risposta affermativa a questa domanda: un nuovo inizio di fenomenologia ed ermeneutica è possibile nell’“ermeneutica evenemenziale”, l’ermeneutica che “interpreta” colui al quale l’evento si rivolge e indirizza coniandone il nome, l’advenant, l’adveniente. Risposta affermativa ad una domanda che si pone nel riconoscimento dell’originalità e novità di questo pensiero, fiorito nella ripresa – francese, sebbene non solo – di questioni husserliane e heideggeriane, ma anche acuto interlocutore di tanti altri autori.
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