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Nel novero dei grandi poeti italiani dimenticati rientra senza ombra di dubbio la salentina Claudia Ruggeri. Non ha ancora 18 anni quando partecipa a un reading pubblico alla Festa dell'Unità della sua città. Claudia cattura con la sua performance l'attenzione del pubblico, non passando inosservata nemmeno ad Antonio Verri che deciderà di metterla in contatto con i poeti nazionali, stringerà amicizia con Dario Bellezza e intratterrà un dialogo epistolare con Franco Fortini. Quest'ultimo reputa il suo linguaggio troppo impreziosito, barocco, con un eccesso di richiami letterari e le consiglia di alleggerirlo facendo emergere la sua voce autentica. Ma l'autenticità di Claudia si riflette proprio in quei versi che inscenano una rappresentazione teatrale, un coro di voci che emergono dalle profondità dell'essere per comunicare il dolore, il vuoto, le delusioni d'amore, la disperazione, e per tale motivo rifiuta di seguire tali consigli. La sua prima opera uscita postuma è Inferno minore (chiaro omaggio a Dante), come tema centrale ci sarà il dilemma esistenziale dell'uomo. È un'opera in cui confluiranno riferimenti alla Bibbia, al teatro di Shakespeare, alla Divina Commedia, e riferimenti a tanti altri autori. Claudia, nonostante la sua genialità, non verrà mai fuori dal suo inferno personale, dopo la perdita di figure a lei care quali il padre, Verri, Bellezza, porrà fine alla sua vita a soli 29anni. Quando ci si è chiesto perché una poetessa del suo calibro restasse sconosciuta ai più l'unica risposta che si è data è che Claudia ha bisogno di un pubblico intellettualmente pronto a cimentarsi con la sua complessità, ha bisogno di un pubblico che sappia addentrarsi nel buio dell'animo umano e che sappia cogliere in pieno la sua originalità e autenticità.
"t'avrei lavato i piedi oppure mi sarei fatta altissima come i soffitti scavalcati di cieli come voce in voce si sconquassa tornando folle ed organando a schiere" Questi versi bastano a descrivere l'unicità della poesia di Claudia Ruggeri; le sue parole sono carezze che incendiano.
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