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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2020
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Ambientato a Lipsia, prima e dopo la caduta del muro di Berlino. E' la storia di Daniel e del suo gruppo di amici, del loro passaggio dall'adolescenza all'essere adulti, attraverso dei flashback che, in stile "Pulp Fiction", spostano il lettore in avanti o indietro nel tempo. Un gruppo di ragazzi che pensava di poter conquistare il mondo ma che è stato conquistato dalla vita. Storie di maltrattamenti, droga e delinquenza in una Germania sconfitta, arretrata e confusa. Un romanzo di formazione che ha i caratteri dell'informazione. Assolutamente da leggere.
uesto è un romanzo che racconta un’epoca intera (quattro amici adolescenti, Lipsia che è ancora Germania Est, fine Anni 80 e quindi il crollo del Muro con le immediate conseguenze) e insieme un momento unico dell’esistenza di ciascuno, il passaggio all’età adulta, quando ancora si vive per gli amici e per poco altro. Il titolo originale ha a che fare coi sogni, ma questo italiano è più suggestivo: non solo Daniel, Mark, Paul e Rico, sono tipi tosti, grandi appunto, che si divertono come pazzi, tra legalità e illegalità, in una terra che sembra il Far West, con le sue drammatiche contraddizioni e un paesaggio che sembra presagire il cambiameto; ma, a ben vedere, sono anche degli Dei:si credono invincibili, onnipotenti, senza limiti. Solo gli adulti, infatti, devono fare i conti con le sconfitte e con i confini, e da questa prospettiva del dopo, Daniel ricorda quando lui e i suoi amici non avevano ancora ricordi ma solo sogni. Meyer è pur lui un grandissimo, lo capite dalle prime cinque righe del romanzo, e ne sarete ancora più convinti quando leggerete o meglio vi lascerete passare davanti agli occhi i fotogrammi che compongono questo film di carta proiettato sulle rovine del Muro, prendete “Palast Theater” o “Eastside story”, la cui dimensione onirica è ancora più sorprendente che in altre parti del romanzo
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