La parmigiana e la rivoluzione. Elogio della frittura e altre pratiche militanti
"Cucinare è un atto politico. Lo è la parmigiana di mia nonna, fatta solo in agosto, periodo delle melanzane di stagione..." Questo è l'incipit de "La Parmigiana e la Rivoluzione". Come John Belushi, donpasta è in missione per conto delle nonne. Dj dalla buona forchetta e dalla festa assai facile, ha scritto il suo Manifesto per una cucina militante dopo avere scoperto che l'Ilva, oltre ad aver ucciso gente, aveva avvelenato di diossina le cozze di Taranto, le migliori al mondo, che la massaia di fiducia non poteva più vendere le sue ricotte fatte bollire in casa e che nelle scuole non si potevano più portare i dolci fatti dalla mamma per il compleanno dei figli. Dopo aver girato il mondo con il suo spettacolo, donpasta ritorna a scrivere di cibo. Il suo è un omaggio alla cucina popolare, democratica, creativa, sana, ambientalista, festaiola, meticcia, tollerante, antitetica alla cucina dei cuochi VIP e di quella di plastica delle TV. Per questo, donpasta è arrivato alla conclusione che a tavola la forchetta va sempre messa alla sinistra del piatto.
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Anno edizione:2013
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In commercio dal:20 febbraio 2013
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