L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 7,88 €
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2014
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Abbott è vissuto in un periodo storico in cui c’era molto fermento nel campo della scienza, sia per le novità portate dalle rivoluzioni industriali sia per la miriade di scoperte scientifiche. Narra le vicende di un quadrato bidimensionale (che vive a Flatlandia, appunto) che scopre le meraviglie dei Solidi Tridimensionali: da quel momento in poi, da quando una Sfera lo ha introdotto a Spaziolandia, non potrà più farsi una ragione di vivere in un mondo piatto e scialbo a due dimensioni. È un pamphlet abbastanza aggressivo verso la società vittoriana in cui viveva Abbott, criticando la chiusura mentale dell’epoca, la posizione quasi inutile della donna in società (non nego che mi ribolliva il sangue ogni volta che descriveva la donna come una semplice Linea Retta, quasi priva di intelletto) e la difficoltà nel poter esprimere le proprie idee senza avere ripercussioni. Nonostante ci siano molte descrizioni geometriche, ho fatto pochissima fatica a seguire il discorso (ho una formazione prettamente classica e artistica, ho detto tutto) e sono riuscita molto bene a visualizzare a mente tutto quanto. Ammetto di essermi fermata un attimo con qualche passaggio, ma questo più che altro è dovuto dall’assurdità e dalla genialità della storia narrata. Complice sia il linguaggio elementare usato da Abbott, sia la traduzione molto chiara, è stata una lettura alquanto scorrevole. Consigliato a chiunque abbia voglia di uscire per un po’ dai soliti schemi narrativi.
FLATLANDIA (1884): piu' o meno contemporaneo a lewis Carroll (Alice...) e successivo a Swift (Gulliver), e' altrettanto fantasioso ma piu' scientifico: dalla descrizione dei mondi a una (lineland) a due (flatland) a tre (spaceland) dimensioni, ipotizza ulteriori dimensioni (pre-teoria della relativita'). Divertenti i rapporti tra i sessi e la gerachia delle forme, innovativa la sensorialita' basata su suoni e colori. E, per finire, il protagonista, che e' l'unico ad attraversare e conoscere i diversi mondi, finisce in prigione del proprio !!!
Questo libriccino è geniale, dalla prima all'ultima pagina. Permette di capire la bellezza del concetto di una, due, tre dimensioni e anche più, ma soprattutto è un inno all'immaginazione. Con una fantasia unica, Abbott, riesce a delineare ben tre mondi esilaranti e affascinanti: Flatlandia in primis, ma anche linealandia e puntolandia. Se amate la matematica e la geometria dovete leggerlo per forza, se invece non le amate, dovete leggerlo comunque!!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore