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La vita creativa del cervello. Le neuroscienze nell'era dell'innovazione - Elkhonon Goldberg - copertina
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La vita creativa del cervello. Le neuroscienze nell'era dell'innovazione
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Descrizione


Guidati da un grande scienziato che è anche un bravissimo scrittore, termineremo di leggere questo libro non solo più ricchi di conoscenze, ma anche più fiduciosi e più preparati ad affrontare il futuro.

«Nessuno che si occupi di creatività e cervello può permettersi di non leggere questo libro» - Norman Doidge

Mai come oggi novità e innovazione conoscono un andamento esponenziale; mai come oggi la creatività umana sembra aver oltrepassato i confini dell'arte per trovare espressione nella tecnologia, chiamando ciascuno di noi a confrontarsi quotidianamente con nuove sfide. Ma di che cosa parliamo quando parliamo di creatività? Sinora le neuroscienze non sono riuscite a dare conto di quello che rimane in buona parte un affascinante mistero. Dal suo punto di vista privilegiato di pioniere nella ricerca incentrata sul rapporto tra novità e routine nel cervello, e mettendo in gioco le sue eccezionali qualità di divulgatore scientifico, Elkhonon Goldberg prova a dare una risposta che non si limita a chiamare in causa le neuroscienze, ma le fa continuamente interagire con l'antropologia, la biologia dell'evoluzione, la psicologia, la storia e, naturalmente, la psichiatria. Qual è il ruolo della fisiologia e dell'anatomia nella generazione della creatività? Perché è proprio il funzionamento delle aree cerebrali a spiegare che qualsiasi attività creativa non può prescindere dall'applicazione e dalla disciplina? Cos'avevano di particolare il cervello di Einstein e quello di Lenin? Perché sentiremo parlare sempre di più di creatività condivisa, e perché è vitale per la scienza iniziare a confrontarsi con culture finora rimaste ai margini del mondo occidentale? Guidati da un grande scienziato che è anche un bravissimo scrittore, termineremo di leggere questo libro non solo più ricchi di conoscenze, ma anche più fiduciosi e più preparati ad affrontare il futuro.
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Dettagli

2019
24 gennaio 2019
416 p., ill. , Brossura
Creativity
9788833311098

Valutazioni e recensioni

Recensioni: 3/5

DESIDERIO E IMMAGINAZIONE Babbuini “creativi” e umani conformisti Ugo Morelli La scena si fa sempre più confusa. Noi umani eravamo quelli razionali, eravamo proiettati alle novità, alla virtù e alla conoscenza. Tutti gli altri animali, invece, erano impegnati a vegetare, passivi e inferiori, giacendo nella loro subordinazione nella scala di un’evoluzione supposta progressiva. Una bella proiezione, non c’è che dire! Mentre si sgretolano le certezze della nostra superiorità e si traducono in distinzione della specie umana per alcuni aspetti specifici, ci ritroviamo non solo a fare i conti con la ferita narcisistica della perdita della presunta superiorità, ma anche a cercare di comprendere quali siano gli antecedenti evolutivi di quelle nostre distinzioni. “Dobbiamo presumere che sia possibile rintracciare qualche ingrediente cognitivo della creatività lungo l’intero corso dell’evoluzione” [p. 261], scrive Elkhonon Goldberg in La vita creativa del cervello. Le neuroscienze nell’era dell’innovazione, Ponte alle Grazie, Milano 2019. Lo scrive nel presentare molteplici esperimenti con animali diversi dagli umani e, tra gli altri richiamando alcuni approfondimenti a proposito dei babbuini. Un babbuino mostra di essere in grado di elaborare informazioni nuove nell’ambiente mutevole della savana africana; se così non fosse si sarebbe estinto da tempo. La ricerca mostra che i babbuini sono persino in grado di distinguere vocaboli inglesi scritti correttamente da pseudovocabili ortograficamente inverosimili. “A parte l’uomo”, sostiene Goldberg, “le grandi scimmie antropomorfe e gli elefanti, sono le sole creature nel cui cervello si trovano le cellule di von Economo (o fusiformi), neuroni, che grazie ai loro assoni molto lunghi, sono in grado di instaurare comunicazioni rapide tra regioni cerebrali lontane e che si ritiene si associno a un’intelligenza e a una capacità elevate di risolvere problemi e ai comportamenti sociali” [p. 264]. L’integrazione che si produce, grazie alle interazioni rapide nel sistema cerebrale, è foriera di molti aspetti cruciali della nostra esperienza e, probabilmente, della stessa coscienza. Verificata ampiamente nel corso del tempo e da molte ricerche sperimentali è l’associazione tra emisfero destro, dotato di una maggiore concentrazione di neuroni fusiformi, e novità. Fino a qui possiamo sostenere profonde affinità e decisivi antecedenti evolutivi tra le altre specie e noi. La ricerca di antecedenti evolutivi della creatività è però un argomento tanto affascinante quanto rischioso. In primo luogo perché non disponiamo di una definizione puntuale della creatività nella nostra stessa specie. Se si tratta di generare comportamenti nuovi abbiamo notevoli supporti di ricerca che, come dicevamo, confermano la funzione dell’emisfero destro sia in noi che in altri animali. P. F. McNeilage, L. Rogers e G. Vallortigara hanno ipotizzato che la divisione dei compiti in cui le novità si associano all’emisfero destro e le routine consolidate al sinistro è stata la caratteristica distintiva dell’organizzazione cerebrale per circa cinquecento milioni di anni di evoluzione dei vertebrati [P. F. McNeilage, L. Rogers, G. Vallortigara, Origins of the Left and Right Brain, Scientific American 301, 2009; pp. 60-67].

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Elkhonon Goldberg

1946

Tra i massimi esperti internazionali sul tema dell’adattamento cognitivo all’innovazione e ai cambiamenti socio-ambientali, è un neuroscienziato cognitivo e un neuropsicologo, per Ponte alle Grazie ha pubblicato: Il paradosso della saggezza (2005), La sinfonia del cervello (2010) e La vita creativa del cervello (2019).

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