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L'arte ingannevole del gufo di Ella West è un romanzo che, sin da subito, grazie anche alla trama accattivante, mi ha colpita. E' una sorta di thriller vissuto attraverso gli occhi innocenti ma attenti di una ragazzina di nome Viola è affetta dall'XP, Xeroderma Pigmentoso, il suo corpo non produce il gene che impedisce al sole di danneggiare il suo DNA. I bambini come lei vengono chiamati "i bambini della luna" e se anche solo un raggio di sole riesce a raggiungere la loro pelle questi corrono il rischio di morte a causa di un melanoma. Viola vive in Nuova Zelanda, nei pressi di una zona boscosa, il luogo ideale per una come lei, dove poter scorrazzare la notte. Grazie agli occhiali per la visione notturna Viola riesce a condurre una vita relativamente normale,vive di notte. Ed è proprio durante una di queste notti che, inoltrandosi fra gli alberi, nel profondo del bosco, vede una macchina in fiamme e un uomo che corre a nascondere qualcosa. Viola ha appena assistito ad un omicidio e la mattina seguente si accorge che l'uomo la cui foto capeggia sulle prime pagine dei giornali non è affatto la vittima ma l'assassino. In più, quello che Geoff Harris ha nascosto nel bosco, si rivela essere un bel sacco di soldi. Viola li prende e li nasconde nel capannone della fattoria dei suoi genitori . Viola sa che il babbo e la mamma hanno problemi di soldi così decide di far loro trovare, nella cassetta delle poste, delle piccole somme per dare una mano. Per di più Viola sente un profondo legame con gli alberi che vivono nel suo bosco. Questi sono cresciuti con lei e come lei sono destinati ad avere vita breve. Entrambi hanno i giorni contati. Un parte del libro che mi ha colpita è il modo di pensare di Viola che è allo stesso tempo l'ingenuità della sua età ma anche la consapevolezza di un'adulta. La bambina infatti è cresciuta moltissimo a causa della sua malattia tanto che in tanti punti del romanzo non dimostra la sua giovane età. Come ci spiega, lei conosce la regola della genetica di Mendel non perché l'abbia appresa sui libri di scuola, come i suoi coetanei ma perché gliel'ha spiegata il proprio dottore. Inoltre si rende conto benissimo che la sua vita è destinata a essere breve. L'arte ingannevole del gufo è più un romanzo di introspezione che un thriller; è scritto in modo scorrevole piacevole e semplice lo consiglio agli amanti del genere.
Per colpa di una rara disfunzione genetica che le impedisce di stare alla luce del sole, Viola, 14 anni, può uscire di casa solo di notte. Il fatto che il romanzo sia per forza di cose ambientato di notte me l'ha reso ancora più affascinante...anche se il motivo per cui la protagonista è costretta a vivere la sua vita soltanto di notte non è sicuramente un motivo allegro. Proprio Viola ci racconta le sue abitudini, la vita nella fattoria e quella notturna nel bosco, il suo rapporto con la musica, le sue scoperte e le sue indagini. Vengono descritti molti particolari e dettagli, soprattutto per quanto riguarda la fattoria e la musica. Sono cose che apparentemente non servono alla vicenda, ma aggiungono quel tocco in più per poter capire Viola, per affezionarsi a lei ed appassionarsi alla sua storia. Ho apprezzato vari lati del carattere della protagonista, come il fatto che cerchi di essere logica, anche riguardo alla sua malattia, che non si spaventi e non si faccia prendere dal panico nelle situazioni che le si presentano, è molto razionale ed indipendente. Potendo uscire solo di notte ci sono ovviamente moltissime cose “normali” che non può fare, ma mi è piaciuto tantissimo il fatto che consideri più importanti tutte quelle che invece può fare, vedere e sperimentare, che gli altri, vivendo vite “nella norma”, non vedranno e faranno mai. Riesce quindi a prendere la sua situazione come un' occasione, è questione di punti di vista, è una prospettiva diversa da quella più comune. È qualcosa che fa riflettere, l'ho trovata una cosa davvero positiva e profonda. Il libro è particolare, mette un po' di ansia e tiene sulle spine. È scritto veramente bene, lo stile mi è piaciuto troppo, è una storia ben raccontata e ben costruita, immersa in un' atmosfera singolare e quasi onirica.
Recensioni
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