La donna di troppo

Poliziesco molto bello, non è un genere che amo o almeno non i contemporanei ma questo mi è piaciuto, avvincente la trama, la protagonista per nulla scontata e tanto meno la storia. Anche se avevo dei sospetti non avevo la certezza sulla conclusione, anche perché sarebbe brutto scoprire subito l'intreccio. L'unico appunto sono certi modi di descrivere o parlare di donne, non so sono un po' pesanti , più di una volta mi sono trovata a pensare"si vede che l'ha scritto un uomo"

Zara Bosdaves era una poliziotta, ora fa la detective privata. Anche se pedinare mariti traditori non è proprio quello a cui aspirava ce la sta mettendo tutta per adattarsi al nuovo lavoro, ma non è facile per lei, una donna attiva che pratica aikido e sa dove e come colpire per far male.La svolta arriva quando le viene affidato l’incarico di indagare sul figlio scomparso di un importante industriale precedentemente morto in circostanze sospette. Zara dovrà fare i conti con torbidi affari di famiglia, con la violenza e il dolore, con uomini e donne senza scrupoli.Con questo romanzo, Enrico Pandiani si conferma un maestro del noir, disegnando una Torino crudele e inattesa, che di giorno seduce e di notte pugnala. E Zara, donna ruvida e passionale, è decisamente il suo personaggio più intrigante.

Devo dire che a me "La donna di troppo" è piaciuto moltissimo: l'ambientazione è a Torino e io onestamente se devo scegliere scelgo sempre gialli ambientati in città Italiane, perché li trovo più affascinanti in quanto mi sento più calato nella trama, soprattutto se ho visitato o vissuto la città. Ben caratterizzato il personaggio principale, avvincente la trama, nulla è scontato come può apparire e il finale è veramente a sorpresa. Si legge senza mai annoiarsi e soprattutto è un libro che non ha mai cadute di ritmo durante le varie fasi della storia. Sicuramente leggero' altri libri di questo autore.