avevo visto il film e mi aveva colpito, quindi ho deciso di leggere il libro: stupendo!
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Pubblicato per la prima volta nel 1929, e da allora oggetto di innumerevoli edizioni, Niente di nuovo sul fronte occidentale viene considerato uno dei più grandi libri mai scritti sulla carneficina della Prima guerra mondiale.
Kantorek è il professore di Bäumer, Kropp, Müller e Leer, diciottenni tedeschi quando la voce dei cannoni della Grande Guerra tuona già da un capo all’altro dell’Europa. Ometto severo, vestito di grigio, con un muso da topo, dovrebbe essere una guida all’età virile, al mondo del lavoro, alla cultura e al progresso. Nelle ore di ginnastica, invece, fulmina i ragazzi con lo sguardo e tiene così tanti discorsi sulla patria in pericolo e sulla grandezza del servire lo Stato che l’intera classe, sotto la sua guida, si reca compatta al comando di presidio ad arruolarsi come volontari. Una volta al fronte, gli allievi di Kantorek – da Albert Kropp, il più intelligente della scuola a Paul Bäumer, il poeta che vorrebbe scrivere drammi – non tardano a capire di non essere affatto «la gioventù di ferro» chiamata a difendere la Germania in pericolo. La scoperta che il terrore della morte è più forte della grandezza del servire lo Stato li sorprende il giorno in cui, durante un assalto, Josef Behm – un ragazzotto grasso e tranquillo della scuola, arruolatosi per non rendersi ridicolo –, viene colpito agli occhi e, impazzito dal dolore, vaga tra le trincee prima di essere abbattuto a fucilate. Nel breve volgere di qualche mese, i ragazzi di Kantorek si sentiranno «gente vecchia», spettri, privati non soltanto della gioventù ma di ogni radice, sogno, speranza. Pubblicato per la prima volta nel 1929, e da allora oggetto di innumerevoli edizioni, Niente di nuovo sul fronte occidentale viene considerato uno dei più grandi libri mai scritti sulla carneficina della Prima guerra mondiale, il tentativo, perfettamente riuscito, di «raccontare una generazione che – anche se sfuggì alle granate – venne distrutta dalla guerra» (E. M. Remarque).
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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marioca 05 settembre 2025
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Marco 08 febbraio 2025Recensione
Libro da leggere assolutamente, e da far leggere alle nuove generazioni, ma forse ancora di più alle vecchie, visto che tengono cattiva memoria, insieme a "Il fuoco" di Barbusse.
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Sarah_g. 04 gennaio 2025Gli orrori della guerra con gli occhi di un giovane soldato
Un gruppo di diciannovenni, "la gioventù di ferro", parte per il fronte, pressati dalla propaganda che prometteva loro un'avventura che li avrebbe resi eroi. Un gruppo di diciannovenni che si scontra con la triste e dura realtà, che li porta presto alla disillusione più assoluta. Sogni infranti e anime distrutte, soldati dal passato dimenticato e dal futuro incerto che, come automi, combattono spinti dal solo desiderio di sopravvivere. Soldati che scorgono negli occhi dei nemici il loro stesso stato d'animo, segnato dagli orrori della guerra. Il racconto in prima persona di Paul Bäumer ci conduce nella vita disperata delle trincee, tra paura, depressione, follia, fame e morte, dove l'unico momento che conta é il presente. Forte é il cameratismo, che crea legami di amicizia e fratellanza, preservando le ultime briciole di umanità.
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