La tela di Penelope

E' un romanzo particolare, fuori dagli schemi. Alla base di tutto c'è un complotto inquietante tra Big Pharma, terroristi islamici e speculatori finanziari. La trama prende, e prende molto. I primi capitoli sono caratteristici del genere Action Thriller, poi però, il libro evolve verso qualcosa di diverso e, pur conservando il ritmo serrato di questo tipo di storie, inizia a prendere spessore e divenire più ''profondo''. Le descrizioni d'alcune strade, dell'arredamenteo degli interni (uffici, bar, appartamenti), delle luci e delle ombre del pomeriggio, dei suoni e dei brani musicali sullo ssfondo della vita e, soprattutto, il sempre più significativo emergere della personalità dei protagonisti, con tutte le loro umane debolezze, innalzano il romanzo verso un punto più alto, dove non sai più se il desiderio di leggere ancora un capitolo e poi quello appresso e così via sia determinato più dall'intrigo del plot o dalla voglia di scoprire, fino in fondo, la vera natura che ogni personaggio cela dietro la maschera che, volente o nolente, indossa in società. Bello, ben scritto, un giusto equilibrio tra fiction e qualcosa che (in alcuni momenti) somiglia alla vera Letteratura. Perfetto per chi, oltre l'azione e la suspense, pretende qualcosa in più, un'eco della vera vita, con tutte le sue luci, ma anche tutte le sue ombre.