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Private enforcement e judicial scrutiny nel trasferimento del controllo societario - Ferruccio Maria Sbarbaro - copertina
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Private enforcement e judicial scrutiny nel trasferimento del controllo societario
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Private enforcement e judicial scrutiny nel trasferimento del controllo societario - Ferruccio Maria Sbarbaro - copertina
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Descrizione


Nell’ambito delle regole che presiedono al trasferimento del controllo societario e, ancor più, al loro enforcement, in particolar modo se attivato dai privati, il modello statunitense appare senza dubbio quello di riferimento.
Invero, la riflessione non poggia soltanto su di un dato incontrovertibile, ma può estendersi con buona probabilità a tutto il diritto societario contemporaneo che, pur nelle sue naturali differenziazioni, registra un dibattitto tutto incentrato sulle soluzioni di quel sistema, per lo più al fine di valutarne la circolazione – operata con alterne fortune –, più raramente per contrapporvisi.
Né il fondamentale ruolo del legislatore europeo appare in materia inficiare siffatta considerazione, se è vero che lo stesso legislatore non ha mancato di ispirarsi alla legislazione e alla giurisprudenza nordamericana sul punto; e se è vero che in tema di private enforcement nelle transactions for corporate control il diritto interno conserva una buona dose di autonomia.
Ma vi è di più. Se la disciplina delle società statunitensi – e in particolare quella del Delaware – è “regulation by litigation”, non costituisce motivo di sorpresa che anche nel delicato momento del trasferimento del controllo societario l’assetto degli interessi in gioco e il loro bilanciamento si realizzi in sede giudiziale, rectius ad opera delle corti e nella misura del loro sindacato: è qui che si contemperano le tensioni tra l’interesse delle società alla sua prosecuzione e quello degli azionisti alla massimizzazione del return on investment; tra le istanze pubblicistiche della miglior soluzione per l’azienda, la sua continuità e produttività, in un’ottica di tutela delle ragioni del sistema economico, da un lato, e interessi privatistici alla scelta che assicuri il miglior prezzo per la cessione delle azioni da parte degli azionisti, dall’altro.
Da qui, la necessità di esaminare le decisioni giurisprudenziali in argomento e in special modo le recenti evoluzioni della case law statunitense per comprendere sia, staticamente, l’attuale punto di equilibrio sia, dinamicamente, il trend che se ne registra, ricavandosi così un complesso dato comparatistico utile anche nel raffronto con un diritto interno non privo di incertezze, pur a fronte di un quadro dogmatico solido, e che appare in effetti reclamare un intervento o quantomeno una riflessione.
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Dettagli

2019
20 maggio 2019
Libro universitario
160 p., Brossura
9788813370695
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Indice

INTRODUZIONE

CAPITOLO I - LA FUNZIONE DEL PRIVATE ENFORCEMENT NELLA CORPORATE GOVERNANCE STATUNITENSE
1. Private enforcement, judicial scrutiny e corporate governance
2. Judicial standard of review: dalla business judgement rule all’entire fairness

CAPITOLO II - JUDICIAL SCRUTINY E TRASFERIMENTI DEL CONTROLLO
1. I trasferimenti del controllo nelle public companies tra tensioni di corporate governance e disallineamenti dell’interesse sociale
2. Il quadro normativo di riferimento
3. L’evoluzione dei judicial review standards “a cavallo” del caso Revlon
4. La tendenza director-friendly nella recente giurisprudenza della Delaware Chancery Court
5. La nuova sfida nella regolazione giudiziale dei capital markets: il crescente attivismo degli investitori. Cenni

CAPITOLO III - LA RECENTE EVOLUZIONE DELLA STOCKHOLDER RATIFICATION: IL CLEANSING EFFECT
1. Judicial scrutiny, capitalismo manageriale e scelte di policy
2. Stockholder ratification e trasferimento del controllo. Dall’entire fairness al cleansing effect
3. Voto assembleare e responsabilità degli amministratori nelle going private transactions
4. Il cleansing effect nelle operazioni con controlling shareholder
5. La misura del cleansing effect nella composizione degli interessi endosocietari
6. Riflessioni a margine: le prospettive della corporate litigation alla luce dei nuovi trend in tema di business judgement rule

CAPITOLO IV - L’INTERVENTO DEL GIUDICE NELLO SCHEME OF ARRANGEMENT DI DIRITTO INGLESE
1. La procedimentalizzazione di arrangements e reconstructions secondo il Companies Act
2. Categorie di investitori, classi di azionisti e modulazione delle tutele ex ante
3. L’evoluzione dei parametri giurisprudenziali applicabili alle control transactions
4. Traiettorie convergenti nella corporate governance anglosassone: la fairness dell’operazione come valore superiore alla shareholder primacy

CAPITOLO V - I LIMITI DEL SINDACATO GIUDIZIALE NELL’ORDINAMENTO ITALIANO
1. La disciplina italiana in tema di responsabilità degli amministratori
2. L’insindacabilità nel merito delle scelte gestorie secondo la giurisprudenza civile
3. Doveri degli amministratori e sindacato sull’attività nell’ambito dei mercati finanziari
4. Segue: il sindacato della CONSOB
5. Segue: le operazioni con parti correlate
6. Il trasferimento del controllo tramite OPA: passivity rule e responsabilità degli amministratori

CONCLUSIONI

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