Michael Frost. Il destino di un condottiero

Presente. Passato. Fuoco. Freddo. Silenzio. Urla. Luci. Ombre. Forza. Fragilità. Umanità. Spiritualità. Realtà. Sogno. Angeli. Demoni. Vita. Morte. Libertà. Prigionia. “Michael Frost, il destino di un condottiero”: Una storia fatta di opposti che si incontrano, che si attraggono, che si confondono tra loro, che si scontrano; ma che non possono fare a meno uno dell’altro... In fin dei conti non esisterebbe la luce se non ci fosse il buio; non esisterebbe l’odio senza l’amore; non esisterebbe il bene senza il male. Non esisterebbe la redenzione senza la perdizione. Michael: un uomo, uno spirito. Affascinante, bello e “dannato”; con un’infanzia ed un’adolescenza non facili, piene di misteri, rabbia e dolore; “condannato” a vivere e combattere “diviso tra due vite”, che spesso non riesce a tenere separate. “Creato per combattere”, un giorno capirà cosa è l’amore: quel sentimento “umano ed inspiegabile”, impossibile per uno spirito come il suo; o almeno cosi credeva. Layla: una ragazza, un’anima, “un imprevisto”. O forse no. Limpida, pura; che riesce a vedere oltre le apparenze; che per amore mette in gioco le sue certezze e apre la sua mente a qualcosa forse più grande di lei. Ama e imparerà a credere. O forse no. Forse già sapeva qual’era il suo destino, sapeva che la sua esistenza aveva un disegno divino già ben delineato che doveva compiersi per salvare se stessa e non solo. Sapeva, ma la sua mente era “imprigionata”. Un gruppo di amici per la vita, e forse di molte altre vite, sempre al fianco uno dell’altro pronti a combattere per sconfiggere il male che si insinua nella vita di ogni giorno. Le emozioni non mancano: è un vortice continuo, sembra di fare un giro sulle montagne russe: d’altronde il “marchio di fabbrica” dell’autrice, Flavia Basile Giacomini, non poteva mancare. In questo, come negli altri suoi libri, la sua scrittura scorrevole, semplice, ma puntuale e precisa, riesce a trasmettere al lettore ogni più piccola sensazione ed emozione dei suoi personaggi. Senza nemmeno accorgertene ti ritrovi “dentro” alla storia: con il batticuore, con l’ansia, la paura, la gioia, il respiro corto...non stai più leggendo, ma stai vivendo tu stesso le vicende dei suoi personaggi. Una storia “adrenalinica”: ricca di suspance, pathos e colpi di scena inaspettati; un viaggio continuo tra presente e passato; tra realtà e spiritualità; che pagina dopo pagina ti affonda sempre più nell’anima e ti porta a riflettere, a vedere la vita di tutti i giorni con occhi diversi, a “notare” certe sfumature alle quali magari non avevi mai fatto caso prima. Una storia fantasy; ma forse, se impariamo ad ascoltare nel profondo noi stessi e la nostra anima ed a “vedere oltre”, nemmeno poi tanto.