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Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2013
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Sono di parte: a me Muzzopappa fa riderISSIMO e questa sua opera prima non poteva allietarmi meglio le lunghe ore di insonnia da simil-lockdown. Fabio, giovane cineasta viterbese, sogna di emulare Amelio e Sorrentino ma di fatto s’ingegna per arrivare a fine mese. E l’industria del porno, come è noto, non soffre mai d’inedia: a malincuore, di nascosto da chiunque, Fabio sforna copioni di film a luci rosse col metodo e con il ritmo di un ragioniere comunale, fino a che l’occasione del riscatto e del cinema impegnato (non in un’ammucchiata, diciamo) pare affacciarsi all’orizzonte, luminosa come una stella della Walk of Fame. Non vi dico oltre perché se siete in cerca di puro intrattenimento senza troppo pretese questo è il libro che fa per voi: con tempi comici perfetti, il tema ‘sesso’ è un leit motiv ironico ma mai volgare, le risate assicurate e volendo, addentrandosi ad un livello di lettura più profondo, la riflessione su un’Italia in grado di regalare ai nostri Millennials più disillusioni che speranze, ahinoi molto vera e molto centrata.
Romanzo bello, scorrevole, intelligente e divertente. Una bella scoperta, Muzzopappa riesce a raccontare storie con quel cinismo dove non puoi trattenerti dal ridere e pensare. Consigliatissimo a tutti, bravo!
Questa è la storia di Fabio, un ragazzo che sceglie di studiare sceneggiatura perché ama osservare tutto. Ama guardare le persone, imprimersele in testa e portarsele a casa, immaginare cosa fanno nel momento in cui sta pensando a loro. Gli piace inventare vite e situazioni, studiare il loro nascere, vivere e morire. Suo padre si aspettava si iscrivesse come lui a Ginecologia, dove avrebbe studiato candide, accumulato una serie di trenta e lode e stretto amicizie con stimati colleghi calvi già a vent'anni, ma "tutto sommato", afferma il nostro protagonista, "ho scelto di intraprendere una professione che alla ginecologia, però, ci si avvicina molto". Infatti Fabio (in arte Fabius) è sceneggiatore di film pornografici di grande successo, tanto da meritare l'ambito premio dello Zizì d'Or al Festival del Porno di Cannes. Una posizione scomoda è un libro divertente, con una scrittura che scivola piacevolmente tra battute spassose e situazioni comico-paradossali e che, nonostante la sua apparente leggerezza, ha un risvolto più serio: Fabio non riesce a rinunciare al proposito di diventare qualcuno, non uno qualunque, ma qualcuno.
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