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Ecco un bellissimo e particolare racconto che lascia un che di meraviglia e di esitazione in chi lo legge, pur essendo passati più di 150 anni dalla pubblicazione. Il protagonista Jacob si potrebbe definirlo l’antesignano dell’Inetto, di chi non riesce a conciliare il suo io con la realtà che lo circonda. Sotto questo punto di vista potrebbe la definizione essere corretta ma la realtà non è proprio così semplice. Jacob ha una grande dignità e nutre l’inconsapevole pretesa di voler conciliare la realtà, l’aspetto esteriore della vita, il Razionale, con la propria interiorità, il proprio Io, i propri intimi sentimenti, l’Irrazionale insomma. Rendere razionale l’irrazionale, dare delle regole a ciò che per la sua stessa natura non le ha questo ha del’impossibile! La musica è il mezzo con cui Jacob tenta questo impossibile. Nessuno riesce a comprendere il suo rapporto con le note, con la tonalità, con la musica in generale che invece per lui sembra essere il fondamento della sua vita. Una vita incredibile e fuori dall’ordinario, basata essenzialmente sulla onestà e sull’ordine! Ma ci sono tante diverse chiavi di lettura e di interpretazione per questo piccolo capolavoro perché il testo dà adito a letture attinenti a molteplici campi come per esempio lo psicanalitico, quello storico, o sociologico, o letterario. Il sorprendente è che Grillparzer sia riuscito a condensare, per altro con uno stile misurato e perfetto, in un unicum sia le difficoltà di un’epoca storica che cerca di contemperare il caos con le regole , sia i limiti del singolo che vuole dare un senso e soprattutto un ordine al tumulto delle sue passioni. Appaiono poi tanti piccoli spunti su cui riflettere : la dialettica della musica, la pulsione e la repulsione verso la massa, la separazione delle ore del giorno dedicate al mondo, alla razionalità e quelle della notte dedicate all’inconscio, ai sentimenti,. E come non ricordare a questo punto la differenza tra scrittura diurna e scrittura notturna, così ben definiti da Claudio Magris?! La bellezza di questo racconto sta appunto in questo : nel colpire e toccare in ogni lettore una corda ed un sentimento diversi!!
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