La figura di Ercole illustrata attraverso una raccolta di straordinari dipinti, sculture e oggetti d’arte dall’antichità classica a oggi.
Quello di Eracle (l’Ercole latino) è uno dei più antichi e popolari miti greci – epici racconti millenari che hanno conservato intatta la loro forza – e affonda le sue radici nel periodo miceneo. Ma la figura di Ercole ha ispirato anche importanti artisti rinascimentali e barocchi, come Michelangelo, Dürer, Luca Cranach il Vecchio, Tintoretto, Rubens, Van Dyck e Tiepolo. Frammenti modesti e piuttosto bizzarri delle gesta dell’eroe sono sopravvissuti fino ai giorni nostri sotto forma di cartoni animati, cartelloni pubblicitari e nei cosiddetti film peplum. Dedicato a un tema assai impegnativo, Ercole e il suo mito illustra la figura dell’eroe mitologico greco, attraverso un’articolata selezione di opere, tra ritrovamenti archeologici, gioielli, oggetti d’arte applicata, dipinti e sculture creati nell’arco di oltre due millenni e mezzo, dall’antichità classica al XX secolo. Ercole e il suo mito è pubblicato in occasione della mostra alla Venaria Reale che coincide con il restauro completo di una statua barocca di Ercole, che un tempo adornava una monumentale fontana nei giardini del palazzo della residenza reale dei Savoia e che ora è nuovamente collocata nella sua posizione originaria. Suddiviso in dieci sezioni (Le origini del mito; Ercole nell’età classica; Ercole nel medioevo; Minima mirabilia; Arti decorative; Ercole nella modernità; L’Ercole di Gregorio De Ferrari; Ercole nei giardini; Ercole nell’architettura; Ercole nel cinema), il volume comprende importanti contributi basati sull’analisi di un’ampia tradizione di fonti archeologiche, storiche e storico-artistiche.
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