L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2007
Anno edizione: 2012
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Uno dei romanzi più belli di Simenon, di genere politico: è la storia di Émile Beaufort, anziano statista ritiratosi a Les Ébergues, in una camera che descrive come “una cella monacale con i muri imbiancati a calce e il letto di ferro”. Ogni giorno aspetta, assistito da una segretaria, un ispettore di polizia, qualche medico per le visite di routine, ma soprattutto aspetta di tornare in scena. A Parigi, infatti, è in corso una complicata crisi di governo: il capo di Stato, Cournot, aveva consultato una dozzina di leader politici senza risultato, all’Eliseo era un susseguirsi di tentativi di costruire alleanze, formare finalmente un governo e avere una lista di ministri, ma poi all’ultimo tutto il castello di carte crollava. È l’immagine della crisi della Quarta Repubblica francese che si viveva al tempo della pubblicazione del libro: i partiti disordinati, il presidente impotente. Émile Beaufort attende che il suo ex fedelissimo, incaricato di formare il nuovo governo, lo vada a trovare per richiamarlo in politica e risolvere la crisi costituzionale. Alla fine, l’attesa sarà delusa e nessuno richiamerà il vecchio presidente. Nella realtà francese dell’epoca, invece, De Gaulle, ritiratosi nel 1953 dalla politica, torna al potere presentandosi come l’uomo che risolverà la crisi: forma un nuovo governo il cui programma è quello di redigere una nuova Costituzione in senso presidenziale, diventa nel 1959 il presidente eletto della Repubblica e cambia la Carta costituzionale nel 1962, in cui l’elezione sarà affidata direttamente al popolo.
Da leggere!
Un vecchio politico, che è stato più volte Presidente del Consiglio della Repubblica francese e che per la sua abilità ed esperienza è considerato un mostro sacro, vive l’ultimo periodo della sua vita nella sua villa in Normandia, attorniato da un’infermiera, da una segretaria, da un’autista e dal personale di servizio. E’ un uomo fondamentalmente solo che è rinchiuso nell’armatura del suo potere che, adesso che sembra fuori dei giochi, risiede in certe notizie compromettenti per altre personalità che abilmente nasconde fra i libri della sua biblioteca e che qualcuno, o anche di più qualcuno, sta cercando. Inoltre è intento a scrivere memorie non ufficiali (quelle ufficiali sono già state date alle stampe da tempo) della sua vita e della sua attività di politico e vi è il fondato motivo di ritenere che potrebbero dare luogo a rivelazioni del tutto inattese e sorprendenti. Quest’uomo, che si può dire abbia fatto la storia, è ormai un monumento, un simbolo vivente della repubblica francese e come tale, almeno fino a quando è in vita, deve avere le attenzioni che si merita. L’analisi psicologica di Simenon, sempre molto attenta, in questo caso è superlativa, perché la figura di questo vecchio malato, che ha la tentazione di mandare a monte l’incarico presidenziale ricevuto da un suo ex collaboratore, riflette infallibilmente certe cariatidi politiche anche di nostra conoscenza, permeate da quell’illusione che a loro il potere non verrà mai meno, combattute fra il desiderio di pesare ancora sui destini di un paese e i malanni dell’età che vanno progressivamente accentuandosi. Ma l’attenzione per l’introspezione spinta non riguarda solo il protagonista, ma tutti i personaggi che gli ruotano intorno, compreso anche quelli che non ci è dato di vedere, ma che veniamo a conoscere in base alla descrizione del soggetto principale, di quest’uomo che, nella valutazione dei pro e contro della sua vita, nella convinzione che prende sempre più piede secondo la quale è stato non un soggetto, ma un oggetto della storia, si trova di fronte a una decisione suprema. Da essere intelligente quale è comprenderà di aver ormai fatto il suo tempo e che ora ciò che conta prima di quel gran salto nel buio è di estraniarsi dalle lotte di un mondo di cui non è più parte e di attendere serenamente l’ultimo tramonto Il Presidente, oltre a essere un capolavoro, è uno dei più bei romanzi di Simenon.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore