Il grande sprone a fare di Buccellati un nome riconosciuto in tutto il mondo viene dato da Mario (1891-1965), che apre altri negozi in Italia, a Monte Carlo, Parigi, New York, Hong Kong, Tokyo.Il testimone viene quindi preso da Gianmaria Buccellati che, a soli sedici anni, inizia il suo apprendistato nella bottega e nel laboratorio di famiglia a Milano.A differenza delle altre aziende, la maison Buccellati ha conservato nel corso degli anni l’antica tradizione della “bottega” creando i suoi modelli e mantenendo nei suoi laboratori artigiani di altissimo livello capaci di creare complessi gioielli e oggetti d’arte con le tradizionali tecniche manuali e preindustriali.La perfezione di esecuzione, la scelta di materiali preziosi e la famosa tecnica di “incisione a tessuto”, hanno contribuito a creare quegli originali effetti di volume e luce sul metallo che caratterizzano lo stile Buccellati. Fonti di ispirazione sono le creazioni classiche del Rinascimento, lo stile tardo barocco e le opere francesi del XVIII secolo. Nel corso degli anni Buccellati ha ottenuto il favore della Santa Sede, delle case reali di Belgio, Spagna, Italia ed Egitto, oltre che del grande poeta italiano Gabriele D’Annunzio e di altre celebrità.La mostra allestita nel prestigioso Smithsonian Institution, National Museum of Natural History di Washington D.C. (ottobre 2000 - febbraio 2001), presenta oltre cinquanta capolavori (objets d’art, gioielli e oggetti in argento), caratterizzati da elegante design, straordinario artigianato e ricchezza dei materiali (gemme e metalli preziosi).Una miscela di passato e presente, di forma, funzione e design nel cuore delle creazioni di una ditta familiare che nel corso del secolo scorso è diventata sinonimo di gioielleria e argenteria.
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