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Leggimi tra vent'anni - Giorgia Lanzilli - copertina
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Leggimi tra vent'anni

Descrizione


Il seguitissimo diario virtuale di Giorgia è diventato un libro che ripercorre le tappe fondamentali del diventare mamma e accoglie tante nuove riflessioni.

«Voi siete il mio arcobaleno e il mio cielo sereno. Siete vento e aquiloni lontani. Siete aria, e albe e tramonti. Siete una coccinella sul dito, e siete un campo di girasoli e il sole che ne sposta i petali. Siete profumo di mare e scroscio di onde, e spuma sulla riva e gabbiani sugli scogli. Siete conchiglie, e pietre colorate, e rimbalzi sull'acqua. Siete natura, e siete universo, siete parte di me, ma siete più grandi di me»

Quando è diventata mamma, Giorgia Lanzilli ha iniziato a tenere in rete un diario per custodire e condividere le proprie esperienze, e l'incredibile valanga di nuove emozioni che ha travolto le sue giornate. Il senso di inadeguatezza, le gioie e le difficoltà quotidiane, la sfida di essere mamma senza smettere di cercare la realizzazione professionale: riflessioni in cui centinaia di migliaia di mamme si sono identificate, dimostrando, ogni giorno di più, gratitudine e affetto nei confronti di Giorgia, capace di dar voce alle loro emozioni più profonde. Finalmente, questo seguitissimo diario virtuale è diventato un libro, che ripercorre le tappe fondamentali del diventare mamma e accoglie tante nuove riflessioni. A rendere unico e speciale ciò che Giorgia scrive è la capacità di raccontare come la maternità – spesso percepita come un ostacolo all'autonomia e alla realizzazione femminile – sia piuttosto un'occasione straordinaria per conoscersi meglio e toccare i propri limiti, sensi di colpa e di inadeguatezza compresi, per scoprire in se stesse risorse che non si sospettava di possedere. E Giorgia ci dice che per poterlo fare occorre coraggio. Il coraggio di scrivere, mettendo a nudo i propri sentimenti, il coraggio di parlare di quei momenti oscuri e difficili che non sono fuori di noi, ma da noi provengono – una reazione eccessiva, una voce troppo alzata, quella goccia di irritazione cha fa esplodere una giornata fatta di stanchezza – e proprio per questo sono così difficili da perdonare a noi stesse. Ma anche il coraggio di parlare di quell'amore che travolge, talmente intenso, talmente traboccante da fare persino male. E non ha paura di usare il linguaggio della dolcezza, della tenerezza, delle piccole cose di cui ogni giornata di una mamma è fatta dal momento in cui suo figlio vede il mondo per la prima volta, accanto a lei.
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Dettagli

2017
9 maggio 2017
248 p., Brossura
9788804676478
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Indice

C'era New York nei miei pensieri, c'era sempre New York. C'era il sapore di quel viaggio appena finito, c'era lo skyline illuminato dalle luci del tramonto, c'erano i nostri nasi sempre all'insù, c'erano i cheesburger alle tre del mattino, le birre bevute in quell'appartamento di ventidue metri quadri, c'era la voglia di cambiare che sale per le strade come il fumo dai tombini, c'erano le lacrime spontanee davanti a quel quadro di Klimt, c'erano la vita, e l'energia, e la convinzione che si può raggiungere la felicità. C'era sempre New York nella mia testa, e c'era anche quando una mattina sono entrata in ufficio, ho scritto di getto la lettera di dimissioni, l'ho stampata e sono andata dal Direttore Generale. Senza pensarci, solo con la carica emotiva e la voglia di nuove possibilità che mi hanno convinto che non avevo più tempo per essere triste, o demotivata, o insoddisfatta. Dovevo inseguire i miei sogni, potevo rischiare ancora una volta, potevo costruire qualcosa, potevo trovare la mia strada e la mia serenità, potevo rinunciare a quello stipendio fisso, sicuro e indeterminato per inseguire il mio sogno americano. È andata così, pochi minuti, poca retorica, poca voglia di ascoltare i discorsi di rito, di false promesse già sentite mille volte. Poche parole e venti giorni di preavviso prima di avere la possibilità di uscire a piedi nudi nel mondo.

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