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Anno edizione: 2017
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Tutto sommato è un libro che consiglierei a chiunque voglia approcciarsi al mondo delle Rune per la prima volta (come la sottoscritta). Il libro è diviso in 4 parti, ognuna delle quali è sviluppata molto bene per ciò che concerne i riferimenti storici alla mitologia norrena e alla storia degli Dei. Peccato solo per qualche passaggio in cui non si capisce bene se gli autori credono o non credono al mondo delle Rune, e poi qui e lì ci sono molti errori ortografici e di formulazione delle frasi, che rendono i passaggi poco chiari tanto da doverli rileggere due volte. La parte della spiegazione sul significato delle singole Rune è fatta veramente molto bene, magari a volte un po' prolisso, ma nel complesso è un libro molto completo, che consiglierei lo stesso.
All’inizio viene spiegato cos’è l’alfabeto runico, lasciando i principali cenni storici sulle sue probabili origini e i vari tipi di alfabeti simili trovati in Europa. Da qui si passa alla seconda parte, la più corposa perché incentrata sulle rune. Ogni Aett viene analizzato a parte, così come ogni runa ha la sua spiegazione sia in forma positiva (diritta) che in forma negativa (capovolta). Per ogni runa vi è il simbolo, il nome, il significato, il periodo dell’anno al quale appartiene, le variazioni del nome, il frammento di un antico poema runico e la divinità che la presiede. A questo segue una spiegazione del concetto che rappresenta la runa e i vari miti, archetipi, tradizioni che presiedono questo concetto, indipendentemente dalla sua origine, quindi non necessariamente derivano dalla tradizione nordica, ma per comprendere meglio il concetto gli autori inseriscono anche temi di altre popolazioni ed epoche che si ricollegano al concetto della runa facendo analogie personali e inserendo anche la psicologia. Dopodiché si passa alla runa vera e propria, alla sua scheda diritta e poi capovolta per una consultazione facile e veloce. La terza parte è dedicata alla divinazione con le rune. Come spiegano gli autori, ogni runa è composta da 3 aspetti: il suono, il segno e il simbolo. Vi sono indicati diversi metodi di divinazione, ognuno con un significato e uno scopo precisi in modo da poter scegliere per ogni domanda, un tipo di divinazione che possa dare la risposta migliore. Per questo ho trovato molto utile l’utilizzo di esempi concreti e di consigli sulle domande o sul modo di interpretare le varie risposte per chi è alle prime armi. Infine vi è un piccolo paragrafo sull’analisi runica del nome. Nell’ultima parte del libro si parla del ruolo delle rune nella storia. Personalmente molte cose scritte nel libro non le condivido, non le trovo del tutto corrette e molte non mi sono piaciute. Ad esempio nel libro viene scritto: «È importante rendersi conto che le rune non hanno nulla di esoterico, magico od occulto, sono semplicemente un metodo che può essere utilizzato efficacemente per richiamare alla coscienza dei concetti che altrimenti non potrebbero essere contattati.» E questo ha dato più o meno conferma alla sensazione che questi autori non hanno capito il significato più profondo delle rune, non le hanno vissute davvero spiritualmente parlando e sono rimasti alla superficie distaccata e vuota perdendo così il loro senso più vero. Magari è solo una mia idea e una mia sensazione, ma non condivido il concetto che le rune sono simboli che richiamano semplicemente l'inconscio e quindi si elabora con la mente un concetto che altrimenti non riusciremmo a estrapolare. Mi sembra una cosa troppo povera, troppo strettamente terrena, dimenticando completamente la parte spirituale delle rune. Non che non sia d'accordo con il concetto in sé, ma lo sento limitato. Ripeto, il concetto in sé non è sbagliato, ma è una visione personale e che rimane fuori da chi magari segue un percorso spirituale più intimo e profondo del pantheon nordico. Così come ho trovato bellissime ma non strettamente inerenti tutte le digressioni riguardanti altri miti e tradizioni lontane anni luce dalla cultura nordica. Molto belli i paragrafi, pieni di ispirazione e di una visione interessante, aiutano a riflettere su molte cose e personalmente amo le comparazioni, però è vero anche che sono visioni molto personali, idee e rielaborazioni degli autori che quindi sviano e si allontanano dalla cultura nordica in sé. Per questo a mio parere è un libro che magari merita di essere letto, ma non preso alla lettera perché le rune vanno vissute sulla propria pelle per trovare il proprio personale percorso. Quindi non lo consiglio a chi si avvicina alle rune per la prima volta, ma lo consiglio invece a chi già le conosce e ha studiato la mitologia e la cultura nordica in modo che possa da solo capire e discernere le veri fonti dalle elaborazioni troppo personali e poter trarre da queste ultime una riflessione nuova. In questo libro manca la parte più spirituale e un approfondimento sulla natura mistica delle rune, sul fatto che non possono essere imparate a memoria ma vissute e interiorizzate. Trovo che sia più utile a un approfondimento dedicato più che altro alla divinazione, che purtroppo è praticamente il solo utilizzo indagato in questo testo, sebbene in teoria l’uso divinatorio è solo secondario nelle rune, purtroppo è carente tutto il lavoro sul loro utilizzo nella pratica magica di ogni giorno o nella connessione con il divino, che appunto qua sembra completamente dimenticata o meglio, rilegata a un concetto di archetipo psicologico. Alla fine è comunque una bella lettura che mi ha dato molti spunti su cui riflettere e lavorare. Per questo mi sento di consigliarlo avendo però bene a mente di cosa si tratta e cosa manca. Si vede che è un libro nato da un lungo e faticoso cammino alle spalle, c’è molto all’interno, ma speravo di trovarvi di più. Avrei preferito più lavoro sulla cultura nordica e meno comparazione personale dei vari miti.
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