Con un linguaggio fedele alla tradizione pittorica, votato a scoprire l’essenza delle cose, La Cognata conduce in una terra magica, la Sicilia – Sikelia, dal greco antico. L’entroterra, lontano dalle mete turistiche della costa, rivela seducenti vedute campestri, visioni urbane dominate da meravigliosi palazzi barocchi, periferie semideserte ove tutto traspira umanità, storia, autenticità, calore, vita. Giovanni La Cognata introduce in una dimensione umana totalizzante ove quiete e infinito inducono alla contemplazione della bellezza. “È fondamentale conoscere la terra di Sicilia per apprezzare, nel profondo, la riservatezza di chi ne viene generato: anime trepidanti, sicuramente ansiose di viaggi e dipartite, ma anche gente silenziosa, di un silenzio intimo e profondo, un silenzio che sa “ascoltare” con gli occhi, sempre attenti ed espressivi, gente che misura con sguardi e gesti la “sfrontatezza” di una regione unica per colori, suoni e profumi. L’isola è per natura territorio che abbraccia e contiene: è circondata e scossa dal movimento di acque spesso “impertinenti”, è memoria di approdi, di battaglie, d’invasioni, ma anche di culture lontane, di matrimoni delle arti e del vivere, ed è soprattutto madre, terra che consola e trattiene i suoi figli, regalando loro profumi rari e legandoli nelle viscere con i “nodi” della nostalgia. Forse una malinconica nostalgia potrebbe essere il sentimento che più di altri sembra nato e alimentato nelle pieghe dell’anima isolana. Un’anima isolana felice e un po’ inquieta – come solo gli artisti sanno esserlo –, Giovanni La Cognata della sua terra ha scelto il tempo migliore, il tempo di un ritorno, il tempo dell’introspezione e dell’osservazione, il tempo della riconoscenza verso un mondo che parla al femminile: donne che, come la Sicilia, lo hanno generato, amato, consolato, aspettato e donne come i suoi paesaggi, le sue case, i suoi balconi, i suoi cieli...”(dal saggio “...di cui rifletto la luce” di Daniela del Moro) Sabbioneta, Palazzo Ducale14 luglio – 26 agosto 2007
Leggi di più
Leggi di meno