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Consigli pratici per uccidere mia suocera
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Consigli pratici per uccidere mia suocera - Giulio Perrone - copertina
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Consigli pratici per uccidere mia suocera

Descrizione


Un romanzo di irresistibile e disarmante sincerità sull'incostanza dei desideri maschili.

«Il mondo stavolta ha bussato così forte che rimettersi a dormire è davvero impossibile. Persino per me.»

Leo era sposato con Marta – seducente, comprensiva, i piedi ben piantati per terra – e con lei aveva un sogno, aprire una libreria. Poi ha conosciuto Annalisa – tenerissima, vitale, lo sguardo sempre rivolto al futuro – e ha mandato all’aria il suo matrimonio, iniziando con lei una nuova vita che sembrava finalmente appagarlo. Ma mettere radici non è il suo forte, tantomeno fare scelte definitive e impegnarsi troppo a lungo in qualcosa. Lo sa chiaramente, eppure non riesce a essere diverso. Così ha sentito Marta al telefono, si sono rivisti, hanno fatto l’amore, e adesso Leo si ritrova nella paradossale situazione di avere come amante… la propria ex moglie. Dividersi tra due donne che ti vogliono per sé e che si odiano può essere eccitante, all’inizio, ma alla lunga diventa una discesa infernale tra bugie, scuse improbabili, sensi di colpa e la consapevolezza di stare rimandando, insieme alle decisioni importanti, anche la possibilità di realizzare i propri sogni. Per Leo è arrivato il momento di scegliere – già, ma quale delle due? – e di certo non lo aiuta avere come unici modelli un padre che ha il vizietto del gioco e racconta d’essere stato la controfigura di Dustin Hoffman nel Laureato, e un datore di lavoro che lo assilla per sapere in che modo eliminare propria suocera…
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Dettagli

2017
9 marzo 2017
256 p., Rilegato
9788817093569
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Indice

Le prime pagine del libro

Uno dei vantaggi d'essere stato bambino negli anni Ottanta è che i gusti del gelato erano pochi, scegliere era facile.
Ho nove, dieci anni al massimo. Dietro al bancone, Augusto con fare diretto chiede: «Due o tre palline? La panna è a parte».
Mia madre sta alcuni passi indietro, parla con un'altra signora. Lei non ama il gelato e non ama le creme. Tutt'al più i gusti alla frutta, perciò mi devo sempre accontentare delle confezioni fragola e limone del supermercato.
Ora però ha ceduto ai miei capricci.
Ora la scelta spetta a me.
Augusto si passa da una mano all'altra il cono da duemila lire. Quello grande. Quello da tre gusti.
Guardo le vaschette di metallo, in cerca dell'abbinamento migliore, non vorrei sprecare questa occasione.
Mi sento toccare leggermente su un braccio e mi volto.
«Che c'è, non sai decidere?»
Mi puntano due occhietti sconosciuti, azzurri e curiosi, che quasi mi allontanano. Penso alle calamite che si respingono. «C'è sempre un nord e un sud nella stessa calamita» ricordo di aver sentito a scuola.
«Vuoi che ti aiuto?» insiste la bambina sorridendo, vedendomi incerto. «Altrimenti Augusto alla fine si arrabbia.»
Mi pare una buona soluzione.
Non so perché ma ho la sensazione che qualsiasi cosa avesse proposto mi sarebbe parsa una buona soluzione.
«A me piacciono il cioccolato e il pistacchio» dice. «E a te?»
Mai più sentito dire così bene la parola "pistacchio".
Non so che sapore abbia, però. Rispondo «fragola» per non sembrare del tutto muto.
«Allora è deciso.»
Augusto non se lo fa ripetere due volte. Affonda la paletta d'acciaio e modella tre palline perfette. Ora sembra che abbia in mano direttamente l'insegna del negozio che campeggia fuori: una rosa, una nera, una verde.
Me lo porge con un fazzoletto intorno al cono.
Io e la bambina restiamo per due secondi indecisi sul da farsi. Non so se ringraziarla, andarmene o offrirle un assaggio.
«Leooooo...» sopraggiunge mia madre. «Ma cosa hai preso? Meno male che c'è un po' di fragola almeno...»
Un attimo dopo arriva anche l'altra donna e posa una mano intorno alle spalle della figlia.
«Tu non prendi niente?» le sussurra quasi nell'orecchio.
«Magari ne mangerà un po' da lui visto che ha preso gusti...Ma quando mai ti è piaciuto il pistacchio?»
E stringe le spalle.
La bimba non si fa pregare e improvvisamente dà un morso.
«Ti stava cadendo...» avverte «devi sbrigarti a mangiarlo, se no si scioglie.»
Poi ci sediamo tutti e quattro sulla panchina di fronte alla gelateria. Le mamme continuano a chiacchierare. Noi mangiamo il gelato, io dalla parte della fragola, lei dalla parte del pistacchio.
Non diciamo nulla.
Sono stretto tra lei e mia madre che parla, credo, di un aumento sul lavoro, ma ogni tanto butta l'occhio, più allegra del solito.
Respiro uno strano senso di perfezione.
Un po' di pistacchio, un po' di fragola.
Dopotutto è stato semplice, considero compiaciuto.
Se avessi anche soltanto intuito gli sviluppi successivi, mi sarei beato molto meno. Anni dopo, come sarei riuscito a mettere insieme pompelmo rosa e pistacchio di Bronte? Variegato alla nutella, che già di per sé con tutte le sue possibili sfumature ti ansia, e wasabi?
Troppo complicato.
Vacci oggi a prendere un gelato con una donna...

Valutazioni e recensioni

Recensioni: 3/5

Uno stile narrativo piuttosto leggero che riesce a trasportare sia gli uomini, che magari potrebbero ritrovarsi nella stessa situazione di Leo, sia le donne, che hanno la possibilità di scoprire aspetti del genere maschile oscuri. Godibile la scrittura, molto lineare, piena di voglia di raccontare. Ma cosa c'entra la figura della suocera in questa storia? E' un po' il progetto segreto che Leo porta avanti per il suo capo, dei consigli pratici per uccidere. Una lettura come questa è sicuramente quello che mi serviva in questo momento. Perrone racconta una storia diversa dal solito, con personaggi che non ti aspetti assolutamente e con caratteristiche ben precise.

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Cristina Colace
Recensioni: 3/5

Non lasciatevi ingannare dal titolo, questo non è un manuale. Giulio Perrone non dispensa consigli per far fuori suocere invadenti, se è questo che cercavate, mi dispiace deludervi: la vicenda narrata è quella di Leo, appena quarantenne, eterno indeciso, perfetta incarnazione dell’incostanza e dell’instabilità dei desideri maschili. Dopo aver divorziato da Marta, energica e seducente, ha iniziato una nuova relazione con la sua amante, Annalisa, di qualche anno più giovane, dolcissima e proiettata verso la propria carriera. Paradossalmente, quasi per uno scherzo del destino, i ruoli delle due donne si ritrovano invertiti nella vita di Leo: Marta, la ex moglie, diventa amante, mentre Annalisa, ignara di tutto, ricopre il ruolo di compagna. La situazione potrebbe sembrare comica e riesce sorprendentemente a restare in equilibrio, almeno fino a quando il destino non lo pone davanti ad una scelta: rimettere insieme i frammenti del suo passato con Marta o far parte del futuro di Annalisa? A complicare la questione, tornerà in scena Dustin, a bordo di un fiammante Duetto, a suo dire vinto a Hoffman con una mano di poker sul set de “Il laureato”: dopo un’assenza durata trent’anni, il padre creerà ancora più scompiglio nella vita di Leo, tra debiti di gioco e continue sparizioni. Come se non bastasse, il suo editore (ed aspirante “scrittore”) continua a chiedere consigli su come uccidere la suocera, personaggio principale del suo nuovo giallo: tale insistente richiesta ritorna come un mantra nell’intero romanzo… Neanche la dottoressa Statuti, psicologa, riesce a mettere il protagonista nella condizione di fare definitivamente chiarezza. Con leggerezza e comicità, Giulio Perrone presenta al lettore la psiche maschile e le sue profonde contraddizioni, in netto contrasto con la determinazione e l’organizzazione mentale femminile, fornendoci al contempo uno spaccato sul mondo dell’editoria e su una Roma decisamente meno turistica.

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Giulio Perrone

Vive a Roma, dove nel 2005 ha fondato la casa editrice che porta il suo nome. Con Rizzoli ha pubblicato L’esatto contrario (2015) e Consigli pratici per uccidere mia suocera (2017). Nel 2019 ha pubblicato con Harper Collins L'amore finché resta.

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