L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il cammino psicoterapeutico come viaggio dell’eroe: dal teatro della memoria alla fabbrica dei sogni. Questo il titolo del saggio scritto dallo psichiatra e psicoanalista Giuseppe Ballauri ed edito da Borla (2017). L’autore dedica il volume al figlio che, come riportato nei ringraziamenti iniziali, è colui che lo ha introdotto alla lettura del seminale libro di Chris Vogler, Il viaggio dell’eroe. La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e di cinema. Nell’introduzione siamo informati di come il libro che ha ispirato i più grandi (e commerciali) autori di Hollywood verrà accostato all’opera di James Grotstein (Un raggio d’intensità oscura, 2007), psicoanalista di Los Angeles, così come i film presi in esame verranno accostati ad alcuni casi clinici. Il tutto perché l’impersonale punto O divenga l’O personale: da qui deriverà la divinità intesa come il nostro sé emozionale ultimo. Nel primo capitolo l’autore passa in rassegna i personaggi-funzione e le fasi del viaggio dell’eroe (che Vogler ha a sua volta mutuato dagli studi condotti da Joseph Campbell sulla morfologia della fiaba di Vladimir Propp) le cui dodici tappe sono rappresentazioni simboliche di esperienze universali. Rintracciatele nell’episodio La giostra (1959) della serie Ai confini della realtà, le raffronta in modo originale e azzeccato al percorso psicoanalitico di una sua paziente. Quindi Ballauri ci porta per mano attraverso il teatro alchemico ideato per Villa Durazzo Pallavicini di Genova Pegli da Michele Canzio, un viaggio iniziatico dove lo spettatore diventa attore e rimembra il Teatro della Memoria di Giulio Camillo Delminio. Ma il progressivo spoglio dell’O, ossia l’Assoluta Verità dell’Ultima Realtà, avviene con l’esame di tre film programmati presso il Centro Psicanalitico di Genova: Rashomon e Sogni (film a episodi ispirato agli stessi sogni del regista e con Scorsese nella parte di Van Gogh) di Akira Kurosawa, e Fuori orario di Martín Scorsese...
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore