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Il legionario
376 d.C. L'impero romano d'Oriente è solo contro le orde di barbari che premono dai confini. L'imperatore Valente cerca di coordinare le poche difese a sua disposizione per fronteggiare l'invasione dei Goti a nord del Danubio. Nel frattempo, a Costantinopoli, un'alleanza tra fede e politica dà origine a un complotto letale che porterà le massicce schiere provenienti da est ad abbattersi su quei territori turbolenti. Proprio qui, Numerio Vitellio Pavone, un ragazzo ridotto in schiavitù dopo la morte del padre soldato, riesce a raggiungere le legioni di confine, poco prima che siano inviate a riconquistare il regno del Bosforo, da tanto tempo nelle mani dei barbari. Si troverà nel bel mezzo di una cospirazione che potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza del mondo romano.
Gli invasori dell'impero
Nell'inverno del 376 d.C., l'imperatore Valente è stato costretto a ritirare le truppe dalla Mesia fino alla Tracia per concentrarle tutte nella guerra contro i Persiani. I confini dell'impero romano lungo il Danubio si ritrovano così sempre più sguarniti, mentre una terribile minaccia avanza da Nord, incarnata dall'arrembante popolo dei Goti. Eppure, per quanto scarse e deboli, le legioni rimaste a guardia delle frontiere settentrionali sono tutto ciò che rimane a frapporsi tra questa nuova ondata e le ultime terre dell'impero. Per Numerio Vitellio Pavone e gli uomini della XI legione Claudia, l'ordine di Valente è chiaro: evitare a tutti i costi lo scontro con i Goti, almeno finché l'esercito romano è così vulnerabile. Tuttavia, nelle gelide regioni a nord del Danubio riprende vita un'antica leggenda, che ormai si credeva perduta: verrà un eroe capace di unire tutte le tribù, di marciare con i suoi contro l'impero, di bagnarsi nel sangue romano. Questa figura mitica sarà chiamata Viper, la vipera.
Una vittoria per l'impero
377 d.C. L'imperatore Flavio Giulio Valente ha lasciato la frontiera persiana sguarnita di legioni. E ha sbagliato i suoi calcoli, visto che Sapore II, al comando dell'impero sasanide, è pronto a muovere guerra ai territori sotto il controllo di Roma. L'optio Numerio Vitellio Pavone e un gruppo selezionato di soldati della XI Claudia vengono chiamati ancora una volta a difendere i confini del glorioso impero romano, ma non sanno cosa li aspetta. I nemici sono molto più numerosi, hanno una cavalleria formidabile, conoscono a memoria quei luoghi e soprattutto sono determinati a riprenderseli perché li considerano parte della loro storia. È chiaro che per Vitellio Pavone e i suoi soldati la missione è diversa da tutte le altre, un'impresa quasi impossibile, in cui servirà tattica militare, coraggio e una buona dose di fortuna. Ma le cose sembrano mettersi male fin dall'inizio...
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