La strana biblioteca

Una favola che si legge in poco piu di un’ora. Assurda, onirica, senza un apparente senso compiuto. Eppure, non si riesce a smettere di leggere, cercando di peogredire il più velocemente possibile pagina dopo pagina per vedere dove si arriva

Mi piacciono i libri illustrati, mi rallegrano sempre la lettura. Non che in questo caso ce ne sia stato bisogno, perché l'ho letto d'un fiato, il tempo che il tram ci ha messo a raggiungere il centro di Milano. È un breve racconto appunto, ed è il mio primo Murakami. La scrittura è buona, una prosa né ricercata né banale: accettabile. La storia ti prende, anche se magari non trovi subito il senso, come è successo a me. Mi hanno però aiutato le tre frasette nel retro della copertina.

Questo piccolo libro è una fiaba davvero molto misteriosa. Tanto misteriosa che sento di non averla capita fino in fondo �� Un bambino, parlando in prima persona, ci racconta di come possa cambiare una giornata dopo essersi semplicemente recati in una biblioteca cittadina per riconsegnare dei libri: rimarrà prigioniero lì dentro, accompagnato solo da libri antichi, strani personaggi e universi che si intersecano. È la mia prima lettura di Murakami, ma non penso di poterlo definire appieno solo da questa. Certo, mi è piaciuta molto, è intrigante e porta a divorare le pagine, considerando anche che è scritto come se fosse un libro per bambini (le illustrazioni di Ceccotti sono meravigliose! ��). Tuttavia, ripeto, non credo di aver colto quel significato, che sicuramente vi è, oltre la storia oppure il simbolo e ruolo dei personaggi.