Le montagne della follia. Ediz. integrale

La letteratura è il luogo della diversità, anzi della ‘diversitudine’. E’ letteratura tutto ciò che in poco o molto ti fa scoprire qualcosa che non sapevi, ma lo fa non secondo un piano informativo, non necessariamente, ma piuttosto ampliando le possibilità di percezione, la sensibilità e se vogliamo anche le ramificazioni intellettive, espandendo il proprio immaginario. Ciò che è letteratura è tale proprio perché fa da guida a molti altri libri, che appunto sono sempre letteratura, ma debbono la loro esistenza a una visione o a un insieme di visioni precedenti, ai pionieri, che ci sono sempre. Esiste sempre un pioniere dell’animo umano, molto semplicemente perché questo è in costante espansione, similmente all'universo, anche attraverso regressioni. Come a dire che qualche volta (qualche volta!) si fa un passo indietro per farne due avanti.

È quasi indiscutibile che Lovecraft sia uno dei migliori scrittori di letteratura horror della nostra età moderna. Allo stesso modo, è quasi indiscutibile che Le Montagne della Follia sia il racconto meglio riuscito. Tutte le qualità ed i punti positivi che possono essere trovati nelle sue altre opere (le storie di Innsmouth ne sono un esempio) sono qui presenti più che mai: ansia e terrore dell’”unknown” sempre presente, un’acuta scelta nei paragrafi riguardo cosa rendere noto al lettore, ed una macabra fantasia nel modificare ogni realtà per farla apparire terrificante. Consigliatissimo a tutti gli appassionati del genere!

Un misterioso e affascinante continente antartico funge da ambientazione per questo romanzo di Lovecraft, che racconta la storia di una spedizione in una remota ed inesplorata zona del continente. Come generalmente accade nei racconti di Lovecraft, la storia diventa presto un vortice di orrore che condurra gli esploratori al tormento e all'angoscia. Lo stile di Lovecraft è inconfondibile: l'ansia accompagna il lettore sin dall'inizio e lo conduce in un territorio dove anche i pinguini sono grotteschi e spaventosi. Capolavoro della letteratura horror.