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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2011
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Bello
Bellissima raccolta!
La raccolta Tutti i romanzi e i racconti di Howard Phillips Lovecraft ed edita da Newton Compton è divisa in quattro sezioni e così noi le svisceriamo per voi, una dopo l’altra, settimana dopo settimana. Cominciamo da: “Tutte le storie dell’orrore puro”. Immancabile l’introduzione al volume di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco sulla vita (poco entusiasmante) dell’autore e sulla sua eredità letteraria (così viva ancora oggi per merito del neo-paganesimo da lui messo su carta). Lo scrittore di Providence si era ispirato ad Arthur Machen, il quale aveva reso “invisibile” l’orrore, ma anche a Il re in giallo di Chambers,relativamente alla creazione del suo personale “libro maledetto” (il Necronomicon). Non a torto si considera l’opera di Lovecraft una rivoluzione copernicana per la letteratura orrorifica: scacciato il male incorporeo (i fantasmi) e le sue incarnazioni metafisiche (come i vampiri), grazie forse anche ai suoi interessi verso la chimica, Lovecraft individuò l’orrore in delle forze cosmiche e aliene. Se Van Helsing deve comprendere Dracula per ucciderlo, Lovecraft ci dice che comprendere il male (ovvero il suo pantheon di divinità venute dall’abisso) significa perdere il senno. Perché la realtà è follia. Figlio di un pazzo, segnato da un rapporto morboso con la madre, Howard Phillips Lovecraft sposò e divorziò da una vedova russa, soffrì di esaurimento nervoso, trasse la sua maggiore attività dalle traduzioni pur se i suoi racconti venivano pubblicati sul leggendario magazine pulp Weird Tales. L’interessante biografia riportata all’inizio di Tutti i romanzi e i racconti ci introduce alla vita del solitario di Providence, sottolineandone la sua evoluzione lungo uno dei contesti più floridi per la letteratura di genere. Mentre Lovecraft cresceva, infatti, nascevano parimenti: Conan il barbaro, Fu Manchu, John Carter da Marte, Tarzan delle scimmie, Buck Rogers, Il Signore degli Anelli, Il meraviglioso mondo di Oz, ecc. Molti sono i racconti che Lovecraft ha ricevuto dai suoi corrispondenti e sui quali operava corpose modifiche, finanche riscritture, talmente radicali da stravolgere la fonte originale: la cosa scontentava i corrispondenti, ma questo ha fatto sì che la paternità di tali racconti fosse attribuita a Lovecraft e non ad altri. Scopriamoli (quasi) per ordine. La tomba è uno dei due racconti sopravvissuti agli anni giovanili (Lovecraft distrusse tutti gli altri) nel quale emergono vividamente tute le sue passioni (cita Plutarco, e sappiamo bene della sua inclinazione verso il classicismo) e ossessioni (si sforzava di vedere diadi emergere dalla fonte vicino casa)...
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