L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2020
Promo attive (0)
Questa edizione di Della grammatologia, aggiornata e rivista nei suoi riferimenti bibliografici rispetto all’edizione del 1969, ripropone lo stesso rigore e la stessa passione di un approccio non accademico al sapere. Non accademico nel senso di difficilmente inquadrabile in termini disciplinari e polemico con chi non si interroga sulle condizioni del proprio gesto di pensiero.
Si tratta di un rigore e di una passione che la storia di questi ultimi anni ha messo alla prova in modo radicale. Il termine traccia e il termine scrittura, entrati in circolo nel clima filosofico insieme al termine de-costruzione, sono forse oggi meno equivocabili nel loro rapporto con lo stile di pensiero che li produce. La ricchezza di materiali che qui viene presentata ha lo scopo inesorabile di chiarire il movimento di produzione – sorta di piega generativa – che è all’opera nel concetto di segno e coinvolge l’io come attore della significazione. Da Saussure alle teorie linguistiche, da Lévi-Strauss al Saggio sull’origine delle lingue di Rousseau, dalle teorie moderne della scrittura a Vico, viene disegnato un approccio alla strategia del discorso filosofico che spiazza sia il dibattito sull’ermeneutica sia una nostalgia fenomenologico-ontologica che non si misuri effettivamente con la genesi del suo linguaggio.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Della Grammatologia è un'opera straordinaria. In questo testo, Derrida pone le basi teoriche della Decostruzione, e già nel dire "teoriche", tuttavia, ci si trova in difficoltà, in quanto il lettore attento comprenderà presto che la Decostruzione non è separabile da una certa prassi di scrittura, da un lavorare ai margini dei testi, come d'altronde avviene in questo stesso testo, col corpo a corpo ingaggiato con Rousseau, Levi-Strauss, Saussure. Un ripercorrere quello che è stato l'Occidente, per un a-venire che non può non avere le sembianze della "mostruosità".
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore