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Anno edizione: 2006
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Il mio giudizio è contrastante: la trama in sé funziona, le sottotrame anche, non ci sono difetti evidenti, ma è una strada già battuta. Nella follia dei personaggi è difficile non ravvisare elementi di “Crash”. Il protagonista, David Markham, è uno psicologo, noto nel suo settore, ma che conduce una grigia esistenza con la seconda moglie, Sally. Un giorno assistono in tv ad un attentato a Heathrow (dove per una fortunata coincidenza non si trovano), nel quale perde la vita l’ex moglie di David, Laura. Mosso dall’incomprensibilità del gesto e spinto anche da Sally. Egli comincia a partecipare alle manifestazioni cittadine, con la speranza di venire in contatto con i responsabili del gesto. In seguito ad una di queste rivolte urbane, viene in contatto con un gruppo di Chelsea Marina, un ipotetico quartiere della “Londra bene”, abitato da personaggi élitari. Questo gruppo è ben deciso a compiere attentati per richiamare l’opinione pubblica contro la gentrificazione del loro quartiere. Tuttavia, non mirano ad arrecare danni fisici alle persone e scelgono i loro obiettivi con cura, sicché le loro azioni risultino il più insensate possibile. Ad aizzarli è stato un pediatra radiato, Richard Gould, dalle visioni libertarie (azzarderei) folli. Gli attentati che compiono ottengono l’effetto sperato, ma poi qualcosa va storto e delle persone (anche interne alla loro organizzazione) rimangono uccise. I diversi comprimari che appaiono sulla scena di legano a vicenda nelle loro complesse visioni di violenza insensata. I disordini nel quartiere aumentano, i residenti danno fuoco alle loro case e alle loro vetture fino all’arrivo dell’ordine costituito per patteggiare una risoluzione di lì a qualche giorno. Così, all’arrivo di una delegazione ufficiale, si progetta un nuovo attentato, che sarà sventato da un particolare membro interno all'organizzazione criminale. La risoluzione è un ritorno all’ordine e l’archiviazione di quella parentesi di violenza come un dovuto sfogo.
La borghesia è pronta per la rivoluzione. La manutenzione delle case costa e le rette delle scuole private sono sempre più alte. Ma con chi prendersela? Con amministratori e ufficiali giudiziari, certo. Ma anche e soprattutto con chi alimenta il fragile sistema di valori di questa società. Le videoteche, le gallerie d'arte e le agenzie di viaggi diventano i simboli di una cultura anestetizzante che rassicura e inibisce il proletariato del nuovi millennio. L'azione violenta è una tentazione irresistibile per chi ha passato la vita a rispettare le regole. Come capita spesso con Ballard, c'è un cattivo demiurgo che estremizza il sentire diffuso e teorizza il puro gesto di violenza insensata come solo mezzo per scardinare il sistema, per evidenziare l'assenza di senso del mondo e in qualche modo affrancarsene. Non sempre i personaggi del romanzo risultano convincenti, ma lo sguardo di Ballard continua ad essere uno strumento prezioso per cercare di capire il mondo che ci circonda e gli influssi che riverbera sulla nostra psiche.
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