The Store

Di Patterson sono una sua fan e appena leggo di una uscita la acquisto subito. Anche di questa non ho perso tempo ma ad essere sincera ne sono rimasta abbastanza delusa. Qui una coppia di giornalisti sotto false identità si infiltrano in una società stile Amazon che si sta impostando del mercato dei libri e di altro. Non si tratta di un attacco velato ma in piena regola. analizzano i nuovi metodi di lavoro sullo sfondo creando un simil thriller. Mi sembra una opera piu degna di Grisham che di Patterson.

Con la tecnologia odierna, è semplice immedesimarsi nello scenario presentato dai due scrittori. Volendo, è uno scenario anche piuttosto deprimente, visto che le editorie e il cartaceo è quasi nullo. Ecco quindi che il protagonista decide di andare a lavorare per l'agenzia "The Store" in modo da scoprirne i segreti celati e perché no, chiuderne i battenti. Non starò a dire se ci è riuscito o meno ma, posso dire che è molto intrigante ed interessante. Mette a confronto due realtà molto diverse, con i propri pro e contro ma, fa anche capire che il troppo può davvero storpiare. Lo consiglio caldamente. Davvero.

Un libro di Patterson si riconosce subito: ritmo cinematografico, capitoli corti, molti dialoghi e poche descrizioni. Questo titolo non fa eccezione, con in più la particolarità del protagonista negativo: questa volta non è un killer o un terrorista, ma uno store online. Premetto che a me Patterson non fa impazzire (salvo la serie delle Donne del Club Omicidi), ma lo acquisto lo stesso perché trovo i suoi libri la quintessenza della letteratura da intrattenimento. Si leggono facilmente, il ritmo è veloce, è difficile annoiarsi. In effetti la suspense non toglie il fiato ed i colpi di scena sono spesso telefonati, ma non si può avere tutto…. Comunque consigliato.