La scimmia di pietra

Deaver non si smentisce. La parte iniziale, in cui viene spiegato il contesto e la cultura cinese, è "impegnativa", ma necessaria. Riesce a tenerti con il fiato sospeso tutto il tempo e ti spinge a continuare a leggere perché vuoi capire i segreti di ciascun personaggio. Poi, come sempre con Deaver, quando pensi che la situazione si stia risolvendo arriva un altro colpo di scena.

E' il secondo libro che ho comprato di Deaver ed è il secondo libro che riguarda le avventure di Rhime. La cosa che non mi è piaciuta di questo libro è il ritmo. In confronto al Collezionista di ossa, questo libro ha un andamento più lento, parti cariche di suspence e di adrenalina si alternano con parti più lente, narrate, in cui Deaver non è riuscito a prendermi come invece è accaduto nel Collezionista di ossa.

Il libro inizia quando la guardia costiera, su segnalazione di Lincoln Rhime, sta per affiancare la nave nota come Dragone di Fuzhou per arrestare il trafficante di uomini cinese noto come “Lo Spettro”. Lo Spettro è quello che nel gergo viene considerato una Testa di Serpente e pur di non essere arrestato non esita a far saltare la nave sulla quale si trova con i Maialini, gli immigrati clandestini. Si salveranno la famiglia Wu, la famiglia Chang, il Dottor Sung e la piccola Po-Yee. Ma lo Spettro è intenzionato ad ucciderli e Rhyme e la sua squadra avranno solo 48 ore per fermarlo. Nel libro ci sono continui colpi di scena e ogni volta si pensa di essere vicini alla soluzione finale crollano le certezze acquisite e solo nel bellissimo finale la trama e tutte le sottotrame si risolveranno.