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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2019
Un esordio accolto con ammirazione dalla critica che ha conquistato i lettori. Perché Germaine Johnson siamo tutti noi quando ci barrichiamo dietro le nostre certezze per non rischiare. Ma basta un piccolo passo oltre per scoprire chi siamo davvero. E che gli imprevisti ci rendono migliori.
Germaine Johnson è una persona razionale. Ogni elemento della sua vita è analizzato ed espresso in grafici e tabelle, nessun dettaglio è lasciato al caso, tutto è sicuro e certo. Ha una vera passione per il sudoku, in cui è bravissima, ma proprio non le riesce di inserire in uno schema le persone. Motivo per cui Germaine ne fa volentieri a meno. La sua vita è così, e la rende felice. Fino al giorno in cui qualcosa rimette tutto in discussione: viene licenziata. Una variabile che non aveva preso in considerazione. Deve al più presto trovare un altro impiego, ma mai si sarebbe aspettata di accettare un lavoro al Telefono amico per la terza età. Lì, passa le sue giornate rispondendo a mille e più improbabili richieste di anziani che alzano la cornetta per un nonnulla: niente di più irritante per una persona come lei, abituata a non sprecare neanche un attimo del proprio tempo. Ma la cosa che Germaine odia di più è il martedì. Perché è il giorno in cui i colleghi si riuniscono in sala mensa per i biscotti. Ma, soprattutto, perché il martedì è il giorno in cui è costretta ad andare al centro anziani e passare il pomeriggio in compagnia di chi la tartassa con inutili telefonate. Eppure, giorno dopo giorno, Germaine comincia a provare qualcosa che non sentiva da tempo. Qualcosa a cui non sa dare un nome ma che assomiglia molto al sentirsi utile. Perché di fronte alla minaccia del comune di trasformare il centro in un parcheggio, tutti gli anziani contano sul suo aiuto. Germaine, però, sa che non esiste una formula matematica per confermare la loro fiducia e, per la prima volta, è in preda alla confusione. I suoi amici numeri non sanno esserle di alcun aiuto. Ma ormai non è più sola, e sta per scoprire che, se vissuti insieme, le emozioni e i sentimenti fanno meno paura.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Germaine ha una mente matematica ed è appassionata di sudoku, ogni sua azione è sempre ben studiata e rappresentata graficamente con equazioni, variabili, diagrammi cartesiani e per chi non ama tale materia il tutto può apparire abbastanza noioso. Noiosa è anche la storia, non accade quasi nulla e quel poco è raccontato in maniera per nulla avvincente. Peccato, perché alcuni personaggi risultano interessanti, ma restano sempre dietro le quinte. Germaine è un’anaffettiva ed afferma: “Non mi affeziono troppo. Sono come un robot”. I suoi modi di fare sono sbrigativi ed antipatici e durante lo svolgimento dei vari fatti non si assiste ad una grande evoluzione del personaggio, nulla che possa intenerire il lettore e giustificare il suo modo di essere.
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